Ma perché nessun ente pubblica i contratti che fa firmare alle coppie?

Buongiorno,

sono un assiduo frequentatore del vostro sito. Vorrei sapere una cosa: perché nessun ente compreso Ai.Bi. posta i loro contratti sui propri siti?

Semplice. Tutti i contratti che io ho letto, hanno clausole vessatorie. E la CAI che dice? Li avvalla, visto che una copia è depositata anche negli ufficio della Commissione per le Adozioni Internazionali. Perché non dice niente? Voi di Ai.Bi. dovreste postare per primi il vostro contratto standard che le coppie devono firmare.

Grazie per la risposta,

Giuseppe T.

 

 

CRINO (2)Gentile Giuseppe,

non posso ovviamente entrare nel merito  dei contratti di altri enti.

Per quanto riguarda Ai.Bi., esiste ed è pubblicata sul sito la carta dei servizi, in cui riteniamo siano descritti in maniera completa sia la procedura adottiva da noi seguita sia gli impegni, i diritti e i doveri delle coppie e dei nostri operatori in Italia e all’estero. E’ ovviamente possibile non concordare con quanto in essa è scritto, ma credo che chiunque possa riconoscere che Ai.Bi. fa quanto scrive. Senza ignorare un aspetto fondamentale: il contratto, che è un atto di natura privata, viene spedito alle coppie che hanno tutto il tempo di leggerlo, approfondire ogni singolo punto prima di firmarlo.

Per il resto, riteniamo infatti che il modo migliore per verificare l’affidabilità di un ente sia quello di leggere con attenzione la carta dei servizi ed eventualmente contestare la lacunosità delle informazioni in essa contenute o, peggio, la difformità tra quanto l’ente dichiara e quanto l’ente fa. E’ la stessa CAI che richiede la pubblicazione della carta dei servizi. E’ proprio in questo strumento, che non a caso è obbligatorio, che tutto deve essere descritto in modo chiaro e completo.

Anche il conferimento  del mandato che la coppia fa all’ente, il contratto da lei citato, può essere efficacemente valutato sulla base della sua aderenza a quanto descritto nella carta dei servizi.  Lo stesso vale per qualsiasi altro documento riguardante la procedura adottiva. Consideri infatti che la mole di documenti che una coppia adottiva deve purtroppo firmare è talmente ampia, e diversificata a seconda del paese di destinazione, che, volendo essere in malafede, sarebbe possibile inserire clausole sfavorevoli alla coppia in molti altri punti diversi dal conferimento di mandato.

Spero di essere riuscito a descrivere perché, a nostro avviso, è la carta dei servizi il documento, obbligatorio per tutti gli enti autorizzati, che va letto con attenzione per capire quanto ci si può fidare dell’ente scelto o che si vuole scegliere e sulla base del quale valutare tutti gli altri documenti, non solo il conferimento incarico, da produrre o sottoscrivere.

Ho usato il verbo fidare non a caso. I contratti e i controlli sono infatti fondamentali ovunque per garantire la necessaria trasparenza, ma non dimentichiamo mai che l’adozione internazionale è molto di più di un’impersonale prestazione di servizi da definire nei dettagli a furia di timbri e interpretazioni di cavilli. E allora la fiducia, che certo può nascere solo da norme chiare e condivise, è ingrediente successivo ma altrettanto fondamentale nel rapporto tra coppia e ente autorizzato. Se non arriva, forse meglio rivolgersi a un ente che ispira fiducia, piuttosto che andare ad incagliarsi tra contratti, leggi e codici normativi.

Antonio Crinò

Direttore Generale di Ai.Bi.