Giovani migranti costretti a vivere tra sporcizia e blatte

caterina3Scappare dalla guerra e dalla miseria per approdare nella sporcizia e nell’abbandono. È questo il percorso compiuto, loro malgrado, dagli immigrati alloggiati nel centro di accoglienza di Santa Caterina Villarmosa, in provincia di Caltanissetta.

A scoprire le condizioni di vita dei giovani migranti, tutti minorenni, sono stati i Nas, nell’ambito di un’ispezione ordinata dalla Procura dei minori della città siciliana. Da quanto è emerso, i ragazzi erano costretti a passare le proprie giornate in stanze dominate dal sudiciume e popolate di blatte: materassi sporchi e senza lenzuola, bagni inutilizzabili, animali liberi di muoversi tra letti e pavimenti. Condizioni disumane tanto più per chi, come molti dei giovani ospitati nel centro, è reduce da tragici naufragi come quello del 3 ottobre scorso, quando al largo di Lampedusa morirono circa 400 migranti.

A seguito dell’ispezione dei Nas, il Tribunale dei minori ha stabilito l’immediato trasferimento dei ragazzi nel centro di accoglienza per i minorenni richiedenti asilo che si trova nell’ex orfanotrofio, ora palazzo dell’Educandato Castelnuovo.

Con lo scandalo è partita anche la ricerca dei responsabili. Il consigliere comunale Salvatore Andolina attacca: “La cooperativa a cui è affidata la gestione del centro se ne lava le mani, il Comune fa lo stesso. Allora di chi è la colpa?” E annuncia un’interrogazione consiliare per tentare di fare luce sul caso. L’associazione Nuova Civiltà, che ha fornito il personale al centro, dal canto suo ricorda come lo Stato italiano abbia sospeso nell’aprile 2012 le rette di mantenimento per i giovani migranti.

Quello di Santa Caterina è il terzo caso drammatico in pochissimi giorni per quanto riguarda i centri di accoglienza siciliani. A domenica risale il suicidio, a Mineo, di un giovane in attesa da 7 mesi del permesso di asilo. Di ieri sera sono invece le immagini shock delle condizioni di vita degli immigrati nel centro di accoglienza di Lampedusa.