Adottabilità del minore: introdotta una nuova nozione di abbandono

ABBANDONOEntrerà in vigore il prossimo venerdì 7 febbraio l’annunciata riforma della filiazione, che, oltre a equiparare i figli nati da coppie sposate a quelli nati da coppie di fatto e cancellare la formulazione “figli naturali dal Codice civile”, introduce una nuova nozione di abbandono.

Il decreto legislativo 154/2013, che ha dato attuazione ai principi stabiliti dalla legge 219/2012, operativa dal 1° gennaio 2013, fa riferimento infatti alla mancata “assistenza morale” dei genitori nei confronti del figlio.

In altre parole, per pronunciare la dichiarazione dello stato di adottabilità di un minore, sarà necessario d’ora in poi valutare anche l’omesso sostegno psicologico da parte dei genitori. Lo stesso minore, tuttavia, sarà dichiarato adottabile solo nel caso in cui venga accertato che le regole di assistenza impartite ai genitori siano state da essi disattese per loro responsabilità, o sia provato in ogni caso che le capacità genitoriali non sono recuperabili “in un tempo ragionevole”. Tale omissione dei genitori nei confronti del figlio è tuttavia scusabile solo nel caso in cui dipenda dal grave disagio economico della famiglia.

Un provvedimento, questo, che sembra rispondere all’esigenza di fare maggior chiarezza sulla situazione di tanti minori in stato di disagio e difficoltà familiare, che pur avendo una famiglia alle spalle, versano in uno stato di “abbandono psicologico”.