“Figli in attesa”, ottima rubrica: perché non replicarla per le adozioni nazionali?

Buongiorno.

Mi chiedevo: ma perché per i bimbi adottabili in Italia con bisogni speciali non c’è un programma tipo quello di Ai.Bi., chiamato “Figli in attesa”? Mi sembra un ottimo modo per avvicinare bimbi e coppie. Invece sulla scheda di disponibilità all’adozione nazionale possiamo solo indicare “handicap lievi o reversibili” (boh?) oppure “qualsiasi tipo di handicap”, senza nessun aiuto o sostegno per questa scelta così impegnativa…

Cosa possiamo fare per dare una chance in più a questi bimbi “vicini”?

Sara

 

 

giudiceCara Sara,

Ai.Bi. non ha dimenticato i bambini adottabili presenti in Italia e che non riescono a trovare una famiglia adottiva.

Per molti anni questo dato è rimasto oscuro anche a causa della mancanza della banca dati che avrebbe dovuto essere attiva da oltre dieci anni. Finalmente lo scorso anno abbiamo conosciuto il numero di questi bambini: nel mese di giugno 2013 erano 1491. Sappiamo che la maggior parte sono bambini e ragazzi special need. Non sono infatti solo gli handicapp lievi o reversibili, cara Sara, a rendere più difficile l’adozione di tanti minori, ma anche il fatto che si tratta di preadolescenti e adolescenti e gruppi di fratelli.

Per tutti questi casi, in attesa di sapere come negli scorsi mesi i Tribunali per i minorenni abbiano collaborato fra loro per rendere possibile l’adozione dei tanti bambini in attesa e se il numero sia o meno effettivamente diminuito, come speriamo, Ai.Bi. ha avviato all’inizio dell’anno un progetto importante: la proposta inviata a tutti i Tribunali per i minorenni di poter pubblicare sul proprio sito internet una speciale rubrica dedicata proprio alla ricerca di famiglie adottive. Saranno pubblicati gli annunci dei Tribunali per i minorenni sulla base di schede simili a quelle dei “figli in attesa” per l’adozione internazionale.

Aspettiamo ancora le risposte e vi aggiorneremo tutti sull’esito del progetto, mentre già anticipiamo hanno aderito il Tribunale per i minorenni di Milano e quello di Catanzaro.

Ecco, cara Sara, come Ai.Bi. sta cercando di dare una chance in più ai bambini in attesa di famiglia e grazie a persone sensibili e attente come Lei siamo certi che questa iniziativa sarà un grande successo.

Carissimi saluti

 

Ufficio Diritti dei Minori Ai.Bi.