Il Consiglio comunale di Torino chiede la chiusura dei Cie

torinoIl Centro di identificazione ed espulsione per migranti irregolari di Torino deve chiudere. Lo ha stabilito il Consiglio comunale del capoluogo piemontese che ha approvato con 18 voti favorevoli, 11 contrari e 7 astensioni una mozione che impegna il Sindaco e la Giunta a chiedere al Governo di procedere alla chiusura dei Cie di tutta Italia e quindi anche di quello di corso Brunelleschi.

La mozione è stata proposta dal consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà Marco Grimaldi che l’ha così motivata: “Nei Cie italiani la situazione è anche peggiore di quella di corso Brunelleschi. La loro chiusura per evitare sofferenze inutili, operare risparmi virtuosi e sanare una lacerazione ai principi costituzionali, costituisce un imperativo urgente per Torino e per l’Italia.

Di parere opposto il consigliere Fabrizio Ricca della Lega Nord, secondo cui “chiudere il Cie rappresenta una resa all’immigrazione clandestina: in altri Paesi europei come Francia o Spagna – ha detto Ricca – esiste il reato di immigrazione clandestina e dei meccanismi per definire l’immigrazione come la Bossi-Fini”.

A favore della chiusura del Cie il Movimento 5 Stelle che con il consigliere Vittorio Bertola ha presentato alcuni emendamenti che, oltre alla soppressione dei Centri, chiedono anche delle garanzie sull’espulsione di chi non è in regola.

La mozione approvata dal Consiglio comunale torinese invita “a ribadire a tutte le istituzioni, dal Prefetto al Parlamento italiano, che i Cie sono un’esperienza fallimentare, sottolineando che rinchiudere immigrati senza documenti sino a 18 mesi è un’inqualificabile violazione dei diritti umani oltre che uno spreco di risorse pubbliche” pertanto il Parlamentodovrebbe “prevedere una nuova legislazione che abroghi la Bossi-Fini”.

Tra i punti accolti nel testo vi sono anche un appello al Parlamento affinché sia attuata una delibera delle Nazioni Unite del 1990 sulla protezione dei lavoratori migranti e delle relative famiglie, la richiesta al Ministero della Giustizia di dare attuazione alla circolare che prevede l’identificazione degli stranieri detenuti durante il periodo di detenzione in carcere e quella al Ministero dell’Interno per la riduzione immediata della permanenza nei Cie a un massimo di 30 giorni.

 

Fonte: Quotidiano Piemontese