A che servono gli incontri con gli psicologi, se poi un giudice può ignorare le loro relazioni?

Ho letto l’articolo relativo ai dati delle adozioni internazionali. Vorrei raccontare la mia esperienza. Dopo una relazione strapositiva degli psicologi abbiamo trovato una “giudice” di Milano che anche a detta degli operatori sociali sarebbe ora che andasse in pensione… sensibilità , umanità, gentilezza ed educazione ZERO. Avremmo dovuto far ricorso, ma la demoralizzazione e i mezzi finanziari ci hanno detto di lasciar perdere…                                                         Non meravigliamoci del calo delle adozioni in Italia,… è semplicemente fisiologico…                                                                          Si permette ad una mezza matta di precludere la costruzione di una famiglia. Questo è il nostro BEL PAESE…

Alba

 

IRENEBERTUZZICara Alba,

chiedersi a cosa serve la relazione redatta dai servizi e completamente ignorata da un giudice è una bella domanda.

Purtroppo lei non è la prima e non sarà nemmeno l’ultima ad incorrere in una situazione paradossale come questa.  Sinceramente abbiamo letto relazioni terribili dove i servizi mettono in forte dubbio la capacità di accoglienza delle coppie e che hanno portato all’ottenimento del decreto di idoneità: resta da chiedersi come spendere tali relazioni nei paesi stranieri che leggono ed esaminano quanto scritto dai servizi.

Poi c’è l’altra faccia della medaglia: relazioni positive come la sua  che portano ad una valutazione negativa da parte di un giudice che si  permette di negare la possibilità di diventare genitori a coniugi che tanto lo desiderano.

Questa è un’ulteriore conferma di quanto, come Ai.Bi., stiamo chiedendo nella riforma della legge per l’adozione internazionale: l’abolizione dei tribunali. I tribunali per i minorenni dovrebbero occuparsi dei minori a loro affidati ed accelerare lo studio delle relative situazioni per arrivare al più presto a definire il loro progetto di vita. Non dovrebbero occuparsi di selezionare e vivisezionare le coppie che chiedono semplicemente la possibilità di diventare genitori di un bambino abbandonato.

Cara Alba, non si lasci demoralizzare, si arrabbi pure (ne ha tutte le ragioni) ma continui, se ci crede davvero,  a camminare sulla strada dell’adozione fino ad ottenere il decreto di idoneità. Forza!                                                                           Con cordialità,

Irene Bertuzzi 

Area adozioni internazionali di Ai.Bi.