Barletta. Affido familiare: il Comune si apre al non profit

barletta comune200Barletta: sottoscritto l’accordo per l’adozione del Piano sociale di Zona 2014/16. Per l’attuazione di un sistema integrato di servizi socio-sanitari, servizi sociali e interventi mirati in favore dei soggetti più deboli, sono stati stanziati più di 14 milioni di euro.

Una parte importante del Piano riguarda la promozione di una cultura dell’accoglienza. Nella stesura della parte progettuale, il Comune si è avvalso della consulenza di Amici dei Bambini: l’associazione è stata parte attiva dei così detti “tavoli pensanti”, proponendo un’azione di potenziamento delle pratiche d’affido etero-familiare.

In particolare, è stato elaborato un servizio di accompagnamento e formazione per le famiglie affidatarie e per la creazione delle case-famiglia. L’ottica è di lavorare in rete con il Comune, attraverso una co-gestione volta ad un opera di sensibilizzazione del territorio. Ai.Bi. ha messo a disposizione dei Servizi Sociali – che comunque manterrebbero la titolarità dei casi – operatori qualificati per servire un sostegno psicologico sia alla coppia affidataria che a quella d’origine, cercando di evitare l’affido “sine die”, ormai diventato una prassi tristemente consolidata.

Inoltre, alla luce di una delibera del Consiglio Comunale, Ai.Bi. ha proposto l’apertura di uno sportello comunale di divulgazione, accoglienza e informazione rivolto ai bisogni delle aspiranti coppie adottive. L’attività principale prevede, appunto, l’offerta di informazioni sul mondo dell’adozione e sul quadro normativo vigente; è stata inoltre proposta la pianificazione di momenti di formazione guidati da esperti nel campo e da famiglie adottive volontarie, oltre che a percorsi di accompagnamento nel post-adozione. Perché una coppia che si avvicina all’adozione non va “selezionata”: va accompagnata.