Il sindaco di Messina a Lampedusa: “Non abbandonate la Sicilia nel soccorso ai migranti”

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Foto di Mauro Buccarello

L’accoglienza è un compito e un dovere di tutti. Questo in sintesi il messaggio che il sindaco di Messina, Renato Accorinti, ha lanciato nel corso di una visita a Lampedusa in cui ha anche espresso solidarietà e vicinanza al sindaco dell’isola.

“Il bisogno di accoglienza, enorme, non può risolverlo un isola da sola. Non deleghiamo alla Sicilia e a Lampedusa un compito del genere – ha dichiarato Accorinti – perché tutti i comuni devono fare la propria parte.  Don Milani diceva che il problema degli altri è uguale al mio. Quando lo voglio risolvere insieme è politica, quando lo voglio fare da solo è avarizia. I problemi, quindi, dobbiamo dividerceli tra tutti i sindaci e solo così il luogo dello scontro può diventare luogo d’incontro”.

Nel solco di questo monito del sindaco di Messina si inserisce l’accordo tra l’Associazione Amici dei Bambini e comune di Messina, in base al quale quest’ultimo si è impegnato a collaborare con l’Associazione per l’utilizzo di strutture adeguate a garantire un’accoglienza dignitosa ai minori stranieri non accompagnati e ai nuclei monoparentali in attesa di collocamento.

Anche sul fronte lampedusano, Ai.Bi. opera per promuovere un’accoglienza alternativa per i minori stranieri non accompagnati.

E’ stato infatti sottoscritto fra l’amministrazione comunale di Lampedusa e Ai.Bi. un accordo di collaborazione per offrire la possibilità di far vivere ai bambini e ai ragazzi non accompagnati sbarcati sull’isola, una vita quanto più normale possibile, all’interno di una famiglia affidataria.

Lo scopo è accompagnare e sostenere le famiglie accoglienti attraverso una forma di cogestione da realizzare in sinergia con i servizi sociali del Comune di Lampedusa, organizzando la formazione di operatori del settore.

“La prossima settimana andrò dal ministro Alfano – ha concluso Accorinti – per chiedere il riutilizzo di una base militare dismessa così da accogliere in maniera più dignitosa i migranti che sono chiusi dentro la tendopoli. La mia è semplicemente la proposta di realizzare un centro di accoglienza più serio“.

 

da Lampedusa, Maria Veronica Policardi (Ai.Bi.)