Record di sbarchi: più di 2mila migranti in 2 giorni

sbarchi 200Record di sbarchi tra mercoledì 19 e giovedì 20 marzo sulle coste di Lampedusa e della Sicilia: sono più di 2mila i migranti soccorsi in 48 ore dalla Marina Militare e dalla Guardia Costiera in collaborazione con le forze dell’ordine e da alcune navi mercantili.

Nella serata di mercoledì 19, sono state avvistate 3 imbarcazioni poco distanti l’una dall’altra, a 75 miglia a sud di Lampedusa. A bordo vi erano 105 uomini, 51 donne e 83 bambini, di sedicente nazionalità siriana e palestinese, soccorsi e condotti a Porto Empedocle dove sono giunti alle 12.45 di giovedì 20. I migranti sono tutti risultati in discrete condizioni di salute.

Sempre nei pressi di Lampedusa, a circa 80 miglia dall’isola, nelle stesse ore è stato intercettato un altro barcone con a bordo un centinaio di persone, subito soccorse dai mezzi della Marina Militare.

Ma i numeri maggiori si sono registrati a Pozzallo, nel ragusano. Qui, negli ultimi giorni, sono giunti 1532 profughi, tra cui molti bambini: più di 60 sono quelli di età inferiore ai 6 anni, portati in braccio dai genitori, e molto numerose anche le donne. I 13 barconi a bordo dei quali viaggiavano sono stati soccorsi dalla Marina, dalla Guardia Costiera e da 3 navi mercantili, coadiuvate dalle forze dell’ordine. Una volta trasbordati e condotti al sicuro, i migranti sono stati smistati tra la palestra del campo sportivo, il centro di primo soccorso, appositamente aperto in tempi record, e la tendopoli allestita presso la banchina del porto di Pozzallo. Ingente il dispiegamento di ambulanze per i continui soccorsi. Si sono resi necessari anche 7 ricoveri per accertamenti: 4 donne per ipotermia, tra cui una in stato di gravidanza, e 3 uomini, 2 dei quali con problemi alle gambe e alla pelle. Di questi, 6 sono stati portati all’Ospedale Maggiore di Modica e uno a Vittoria. Vari i casi rilevati di sospetta scabbia tra i migranti giunti sulla banchina.

Riguardo ai continui arrivi di migranti sulle coste italiane, si continua a parlare di “emergenza”, nonostante la stagionalità degli sbarchi sia ormai ordinaria amministrazione. Un’ordinarietà che però continua a trovare impreparato il nostro Paese nel fornire una degna accoglienza ai profughi, che vengono generalmente ospitati in strutture temporanee spesso inadeguate e con capienza insufficiente, come tendopoli improvvisate e centri sportivi.

 

Fonte: Adn Kronos, Radio Rtm