Ci sarà spazio anche per la riforma dell’adozione internazionale? L’opinione degli esperti

camera-dei-deputati200Il trionfo elettorale del premier Renzi apre prospettive di rinnovato impulso riformista. In quello che si annuncia come un nuovo corso per la politica italiana, sia nel nostro Paese che a livello europeo, non può mancare anche il processo di riforma dell’adozione internazionale, che attende di essere realizzata da troppi anni. Enti autorizzati, Associazioni familiari ed esponenti della politica italiana si sono espressi sulla possibilità di concentrare le energie perché la riforma giunga a compimento.

Gianfranco Arnoletti, presidente del Cifa, rivolge i suoi complimenti al premier per i risultati ottenuti, “figli di una fiducia profonda che l’Italia e gli italiani nutrono in lui, nel suo non fossilizzarsi sulle parole, ma nel passare ai fatti e ai cambiamenti concreti”. Tra di essi, c’è anche una riforma del sistema adozione, ritenuto quanto mai urgente. “Tra i milioni di persone che hanno sostenuto Renzi – continua Arnoletti – ci sono anche tante famiglie e tanti operatori che credono nell’adozione e che avvertono il bisogno di un cambiamento importante. Tanto più – conclude il presidente del Cifa – che una vittoria così schiacciante è in grado di favorire stabilità e serenità, elementi fondamentali per apportare i cambiamenti che Cifa auspica”.

Nella posizione di presidente di un ente impegnato nell’adozione internazionale – afferma Maria Teresa Maccanti, presidente del NAAAnon posso esprimere alcuna opinione sulle recenti elezioni europee, senza intaccare la caratteristica apolitica del NAAA. Tuttavia sto seguendo con interesse Matteo Renzi già da prima che diventasse premier. Positivi sono i risultati che ha ottenuto nell’adozione internazionale nei primi 90 giorni di Governo e, se il “buongiorno si vede dal mattino”, sono fiduciosa che anche in Europa i rappresentanti italiani potranno lavorare proficuamente al miglioramento delle normative in favore di un’adozione europea”.

Anche per l’onorevole Edoardo Patriarca, presidente del Centro Nazionale per il Volontariato e dell’Istituto Italiano della Donazione, è giunto il momento di sostenere davvero le famiglie desiderose di adottare. “In un Paese invecchiato, che dimostra poca attenzione all’infanzia – afferma Patriarca – parlare di adozioni è profetico e coraggioso. Dopo tanto tempo di inattività della Cai, speriamo che il nuovo cantiere di riforme aperto da Renzi segni una svolta”.

Più perplesso invece Andrea Botti dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, il quale teme che l’eccessiva velocità con cui il premier cerca di portare a casa i risultati sia cattiva consigliera e non porti a risultati positivi. “Siamo perfettamente concordi sull’urgenza di una riforma del sistema adottivo – dice Botti –, ma dopo anni e anni di discussioni in materia di adozioni che non hanno portato a nulla, c’è ora il rischio che si verifichi uno spostamento di obiettivo: dal bene del bambino a quello degli adulti che vogliono adottare.

Il senatore Aldo Di Biagio (Per l’Italia), è fiducioso che la tornata elettorale europea saprà imprimere un’ulteriore accelerazione al processo riformista: “Il vento del cambiamento bussa alle nostre porte e posso ben affermare che questa volontà di rinnovamento e questo desiderio di cambiamento, premiato oggi dagli italiani, sono il punto di approdo di un lavoro fatto bene, fondato sulla responsabilità e la condivisione delle forze di maggioranza. Virtù che non vogliamo perdere d’occhio in questo secondo tempo del Governo Renzi e che ritengo siano indispensabili per aprire una nuova stagione di riforme entro la quale i diritti dei bambini  abbandonati e quelli dei nuovi genitori possano essere realmente tutelati con norme chiare e con un abbattimento significativo della burocrazia.” “Le dichiarazioni del Premier Renzi – prosegue Di Biagio – sull’esigenza di rafforzare lo strumento dell’adozione, segnatamente in chiave europea, ed in ultimo della sua lodevole presa di posizione nel primo pomeriggio di oggi in merito al via libera dato all’ aereo diretto in Congo per riportare in Italia i bambini adottati bloccati ormai da mesi, la cui impasse sicuramente non ha rappresentato qualcosa di cui il paese è andato fiero, rappresentano, a mio parere, i punti di partenza di questa nuova stagione.

Non si è sbilanciata circa la necessità della riforma Lia Quartapelle Procopio, parlamentare PD e membro della Commissione Esteri, affermando che “bisogna concentrarsi su ciò che c’è nel momento presente: per rendere più efficiente il sistema delle adozioni internazionali, è necessario formalizzare nuovi accordi internazionali, stringendo rapporti più forti con i Paesi di origine.”

La vittoria elettorale di Renzi è stata accolta da Francesco Belletti, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, con disilluso pragmatismo: “Ho percepito in questa vittoria elettorale di Renzi una distanza dai temi sociali. Non sono così sicuro che comporterà automaticamente una rinnovata centralità dei temi della solidarietà e della cooperazione internazionale. Certamente è importante il segnale dell’attenzione esplicita del premier alla vicenda dei bambini bloccati in Congo.” “Un endorsement politico così forte – prosegue Belletti – può costituire l’occasione per mettere mano a temi che tradizionalmente vengono a pié di lista, come le politiche familiari in generale, ma anche le politiche sociali, gli interventi di sostegno all’accoglienza, la protezione dei minori e il nodo dell’adozione internazionale. Su questi temi l’Italia dovrebbe riscoprire una sua leadership a livello mondiale, perché da sempre siamo un Paese capace di una grande presenza sullo scenario della cooperazione e della solidarietà internazionale.