Che senso ha un campo di volontariato a Lampedusa?

Buongiorno. Sono una studentessa iscritta al terzo anno di giurisprudenza. Insieme a una mia amica vorremmo partecipare a un campo di volontariato. Abbiamo letto con interesse le vostre proposte, ma abbiamo un dubbio. Visto che da tempo sono stati chiusi i centri di accoglienza nella piccola isola, che senso ha organizzare lì un campo di volontariato?

Grazie,

Isabella

 

alberto pazzi

Carissima Isabella,

non le nascondo che la Sua è una domanda che ci hanno rivolto anche altre persone: naturale conseguenza di una proposta innovativa e fuori dal coro che offre la possibilità di passare parte delle proprie vacanze a discutere di “giusta accoglienza” in un luogo significativo come Lampedusa, porta d’Europa per i sogni di molti profughi e migranti, molti dei quali bambini.

Mentre i campi di volontariato di Marocco (ormai chiuso) e Turchia (ancora aperto), più operativi, il campo di Lampedusa, nel quale sono ancora aperte le candidature, trascina i volontari in un percorso di conoscenza con realtà locali e nazionali. L’obiettivo è arrivare a veicolare tra i partecipanti modelli di ospitalità a “misura di bambino”, con il valore aggiunto di farlo a stretto contatto con le persone che abitano stabilmente nell’isola e che da anni sono generose protagonisti di un’accoglienza che risponde in modo fattivo agli sbarchi. Quella di Lampedusa è infatti una comunità che ha dimostrato valori che in altre parti l’Italia stentano a manifestarsi. La solidarietà e l’umanità dei lampedusani verso chi è in difficoltà è l’esempio che non solo l’Italia, ma l’Europa intera dovrebbe imitare. Spero di averti chiarito ogni dubbio, e di ricevere presto il vostro modulo di adesione.

Alberto Pazzi

Referente Volontariato ed Eventi sul territorio