Vorremmo adottare in nazionale, ma tutto tace da 3 anni. Vale la pena ripresentare la domanda?

Siamo una coppia residente a Firenze, nel 2012 abbiamo depositato al Tribunale per i Minorenni un’istanza di disponibilità all’adozione nazionale, includendo il nostro assenso anche per il cosiddetto rischio giuridico, ma non siamo mai stati chiamati. Adesso siamo quasi giunti alla scadenza dei tre anni e ci stiamo chiedendo se valga la pena ripresentare la domanda. Potreste consigliarmi sul da farsi?

Cordiali saluti,

Enrico

 

IRENEBERTUZZIGentilissimo Enrico,

non è facile darle un consiglio che si riveli corretto. Lei può ripresentare la domanda, ma non è detto purtroppo che questo porti al lieto fine di un’adozione. La verità è che la gestione dell’adozione nazionale resta un rebus agli occhi di molti. La sensazione che si ha osservando il modus operandi dei Tribunali per i Minorenni è che siano disciplinati da un sistema di “regole non scritte”, inespugnabili per chi non opera nei Palazzi di Giustizia. Ad esempio, la mancata disponibilità ad accettare un’adozione con rischio giuridico comporta quasi sempre l’esclusione delle coppie dalla rosa dei potenziali convocati. E’ chiaro quindi che tra coloro che depositano istanza d’adozione, la maggioranza accetta- come lei- anche il cosiddetto rischio giuridico per avere qualche chance in più. Le coppie acconsentono al rischio di accogliere un bambino che potrebbe non diventare loro figlio. Detto ciò, che dirle?  La scelta di depositare una nuova istanza per l’adozione nazionale è legata alla determinazione di realizzare con sua moglie il vostro sogno di famiglia. Ma mi permetta di suggerirle anche l’altra via, quella dell’adozione internazionale. Un percorso che viene descritto come una via crucis, ma parlano i dati. Stando al rapporto 2013 della Commissione per le Adozioni Internazionali- il tasso di successo adottivo (decreti di idoneità che si sono trasformati in un’adozione) supera il 72%. E a distanza di tre anni tre coppie su quattro portano a termine l’adozione di un minore straniero. Qualunque scelta compia, le auguro che sia il meglio per lei e per sua moglie.

Cordiali saluti,

Irene Bertuzzi 

Responsabile Area Adozioni Internazionali di Ai.Bi.