Affido: perché devo frequentare un corso di formazione così lungo?

Sono un’insegnante di 40 anni, separata, con un figlio a carico di dieci anni. Vorrei poter accogliere un ragazzo o un bambino in affido. Potreste spiegarmi meglio in cosa consiste il vostro percorso di formazione per aspiranti genitori affidatari? Mi sembra decisamente più articolato di quello che propongono molti Comuni.

Grazie,

Manuela

 

valentina brescianiGentile Manuela,

l’intero percorso di formazione per genitori affidatari dura all’incirca sei mesi. E’ gratuito e non vincolante. Amici dei Bambini propone innanzitutto tre tappe. La prima è un incontro informativo, gestito da famiglie affidatarie o da un operatore dell’associazione, della durata di circa due ore. La seconda tappa è un percorso di avvicinamento all’affido e richiede una disponibilità per un intero fine settimana. I partecipanti incontrano famiglie affidatarie, operatori e psicologi dell’associazione.  La terza tappa è formata da tre serate di approfondimento a cadenza mensile. La psicologa affronta il tema della quotidianità dell’affido; l’assistente sociale affronta invece il ruolo del servizio sociale nel progetto d’affido; l’operatore di Ai.Bi. illustra invece l’accompagnamento che l’associazione offre alle famiglie affidatarie. A questo punto, concluso di fatto il percorso di formazione, le persone o le famiglie interessate a diventare genitori affidatari potranno fissare degli incontri individuali con personale dell’associazione per tracciare un ‘identikit’ della famiglia, utile a far incrociare nel migliore dei modi le risorse di una famiglia con i bisogni di un bambino.

Riguardo alle tempistiche, posso solo dirle che è fondamentale lasciare sedimentare gli input che vengono forniti, ma soprattutto sarebbe auspicabile che i partecipanti al corso cogliessero in esso l’occasione per mettersi in discussione. L’obiettivo che l’associazione si pone offrendo un percorso di formazione articolato e su più livelli è quello di fornire stimoli e elementi per dare alla famiglia  la possibilità di fare un’attenta riflessione sull’effettiva possibilità di diventare famiglia affidataria. Gli operatori e le famiglie dell’associazione stanno accanto alle nuove famiglie con l’intento di non lasciare sola una famiglia che sta riflettendo se aprirsi o meno all’accoglienza.

Per ogni altro eventuale dubbio, non esiti a contattarci  scrivendo all’indirizzo  mail italia@aibi.it o telefonando allo 02/988221-2

Cordiali saluti,

Valentina Bresciani

Settore Affido