Idoneità: ma i giudici possono ribaltare i pareri degli psicologi?

Caro Direttore,

la disturbo per segnalarle un ennesimo disservizio delle equipe adozioni, che operano all’interno delle Unità Locali Socio Sanitarie. Vivo in Veneto. Mio marito ed io credevamo di aver istaurato un buon rapporto con le psicologhe. Nelle nostre vite abbiamo avuto problemi e ostacoli che sono stati però superati brillantemente e tutto sembrava andare bene fino alla somministrazione del famigerato test (test della doppia luna). Il risultato di tale test è stato determinate per orientare le due operatrici a trarre le conclusioni che i “coniugi non possiedono risorse sufficienti per contenere e riparare il dolore che il futuro bambino adottivo potrebbe portare con sé”. Abbiamo avuto il colloquio con il giudice, onesto e comprensivo, che ha raccolto le nostre rimostranze, ma ovviamente non può andare contro il giudizio dell’equipe, e così molto  probabilmente dovremo rifare una parte del percorso di valutazione, per il quale abbiamo vivamente chiesto il cambio di equipe. Come vengono preparati questi super esperti delle equipe, quale procedure devono seguire per essere così sicure di emettere un giudizio che non può neanche essere messo in discussione dai giudici. 

Claudia

 

IRENEBERTUZZIGentilissima Claudia,

desta anche in noi non poche perplessità quanto lei denuncia, ovvero che un test possa essere determinante nella valutazione fatta dalle psicologhe. Riguardo invece quanto le avrebbe riferito il giudice , occorre fare chiarezza. Il giudice- contrariamente a quello che lei riporta- ha tutta la facoltà di ribaltare le valutazioni dell’equipe di psicologici. Non sono infrequenti casi in cui di fronte a relazioni positive il giudice ha emesso un decreto d’inidoneità. E viceversa, tante sono le coppie con un decreto d’idoneità, nato dopo un parere negativo da parte dell’equipe degli psicologi. Ma dalla sua lettera sembrerebbe che il giudice ha predisposto un prudente approfondimento. Giustamente non un secondo test, ma nuove documentazioni e verifiche delle capacità genitoriali degli aspiranti genitori.

Le auguro che tutto si risolva nel miglior modo,

Irene Bertuzzi

Responsabile Adozioni Internazionali di Ai.Bi.