Ecco perché l’adozione internazionale deve essere gratuita: i principi della riforma presentati in occasione dell’Open Day. Come l’eterologa ha cambiato il volto dell’adozione

openday350I principi ispiratori della riforma dell’adozione internazionale saranno presentati nelle giornate del 27 e 28 settembre in tutte le sedi italiane e in alcuni spazi famiglia di Ai.Bi., in occasione dell’Open Day nazionale dell’associazione Amici dei Bambini. Come sarà la nuova adozione internazionale? Accompagnata, solidale, gratuita. A denunciare l’urgenza della riforma è una crisi del sistema delle adozioni internazionali nota ormai da troppo tempo, per la quale ancora nulla di concreto è stato fatto.

Due sono le basi su cui fondare un incisivo intervento legislativo. In primo luogo occorre passare dalla cultura della selezione alla cultura dell’accompagnamento. Questo significa identificare la coppia come una grande risorsa per un bambino abbandonato e come tale va accompagnata “prima, durante e dopo” l’iter adottivo, in maniera congiunta dai due soggetti preposti a svolgere questo compito: i servizi sociali territoriali e gli enti autorizzati strutturati a livello regionale, in un sistema coordinato da una Commissione regionale per l’adozione.  Ciascuna commissione regionale assolverà fra l’altro la funzione di certificare l’idoneità delle coppie, ma a differenza di quanto fanno oggi i Tribunali per i Minorenni, non si tratterà di un mero processo selettivo, bensì della certificazione di un cammino di formazione e accompagnamento. In secondo luogo, l’adozione internazionale deve essere concepita come grande atto di giustizia, espressione della solidarietà e dell’accoglienza di tutto il popolo italiano, che affida alle famiglie adottive il compito di esercitare la giusta accoglienza dell’adozione. Per questo l’adozione deve essere gratuita, in quanto sommo atto di giusta accoglienza sostenuto e incoraggiato dall’intera collettività.

L’urgenza di salvare l’adozione internazionale è resa ancora più pressante dall’avvento anche nel nostro Paese della fecondazione eterologa, una forma di genitorialità che lo Stato promuove sostenendo economicamente le coppie mediante il pagamento di un ticket  o con la totale gratuità come avviene nella regione Emilia Romagna. Questa pratica di procreazione medicalmente assistita ha di fatto cambiato la natura della adozione internazionale, o meglio ne ha chiarito la vera natura, spazzando via ogni dubbio. L’adozione non può essere concepita come “un modo per ottenere un figlio”, – per questo oggi c’è eterologa – ma come una riposta alla legittima esigenza di un bambino abbandonato, per il quale, a differenza degli adulti (che ne hanno diverse), l’adozione rappresenta l’unica possibilità per diventare figlio.

Scarica il programma dell’Open Day di tutte le sedi Ai.Bi.

Scarica il programma dei dibattiti a scena aperta dell’Open Day di Milano