Che tristezza questa notizia! Preghiamo perché ogni ostacolo venga abbattuto

Carissima Ai.Bi.,

quando giovedì pomeriggio abbiamo letto la notizia, abbiamo provato una sensazione di profondo turbamento, preoccupazione e smarrimento, ma in quel momento più che mai abbiamo capito quanto Ai.Bi. facesse parte concreta della nostra vita, della nostra famiglia, dell’esistenza mia e di mio marito, e soprattutto di nostro figlio e dei figli che Dio vorrà ancora donarci… Abbiamo Ai.Bi. è parte di noi, le sue battaglie sono le nostre battaglie, il suo grido a testimoniare che l’adozione è una “cosa meravigliosa” è la testimonianza che noi con umiltà e gioia piena portiamo avanti ogni giorno in ogni ambito della nostra vita. Abbiamo compreso il quel preciso istante ciò che spinge una coppia a scegliere un ente piuttosto che un altro. Noi da sempre abbiamo condiviso la mission che sta alla base di ogni attività di AiBi, da sempre ci è sembrato di parlare lo stesso linguaggio, con Ai.Bi. ci sentiamo in famiglia… parte di una grande famiglia che guarda sì alla coppia, ma soprattutto ai bambini e al loro sacrosanto diritto di “rinascere” figli nell’abbraccio di mamma e papà. E’ per questo che la notizia di sospensione dei mandati ci ha colto di sorpresa e, pur conoscendo i problemi legati al mondo delle adozioni, ci è sembrato che a farne le spese possano essere i bimbi ed immaginiamo lo smarrimento di quelle coppie che magari proprio in questi giorni maturano l’idea che Ai.Bi. possa essere l’ ente giusto per condurli dai propri figli in un rapporto di trasparenza e di fiducia. Pensiamo ai bambini che abbiamo visto nell’istituto di provenienza di nostro figlio e che ancora aspettano…. pensiamo alle tante coppie in attesa che in questi ultimi mesi abbiamo conosciuto, come quelle di domenica scorsa presenti all’incontro informativo che proprio ci chiedevano come si fa a capire che un ente è quello giusto… In tutto questo, però, abbiamo la certezza che ogni decisione da voi presa sia stata frutto di un lungo discernimento e di intensa preghiera e per questo ci uniamo a voi chiedendo che il buon Dio continui ad illuminare la strada, aprendo le vie giuste ed abbattendo quegli ostacoli che si oppongono a un desiderio di rinascita e a un atto di giustizia nei confronti di ogni bimbo abbandonato.

Erica e Franco

 

IRENEBERTUZZICarissimi Erica e Franco,

grazie per le vostre parole di sostegno e conforto. Voi siete la testimonianza concreta di ciò che per noi vuol dire essere comunità. La volontà di diventare genitori vi ha portato prima ad affidarvi a  Amici dei Bambini, poi ne avete ‘sposato’ con slancio ed entusiasmo la missione. E così che da ‘semplici’ genitori adottivi siete diventati punto di riferimento per tante coppie della vostra regione. Cosa aggiungere al tanto che è stato scritto? Nell’adozione ci credono i genitori adottivi e soprattutto i bambini che sanno di essere stati abbandonati, ma sperano che qualcun altro li ami. Se il Governo credesse davvero nell’adozione, metterebbe in piedi una politica coerente. E invece, al di là dei proclami fatti da Matteo Renzi, nulla di positivo è successo. Eppure trent’anni di esperienza permetterebbero ad Amici dei Bambini, di seguire centinaia di iter adottivi. La speranza è che emerga a tutti i livelli il caos che regna nel settore, che finalmente venga ascoltato la voce di chi come noi a volte ha la sensazione di gridare nel deserto. Ma come si può ormai negare che il calo delle adozioni ha raggiunto proporzioni drammatiche? Come si può accettare passivamente il differente trattamento riservato alle coppie che optano per la fecondazione eterologa rispetto a quelle che scelgono l’adozione? La nostra speranza è che le cose cambino in fretta e si possa riprendere con nuovo slancio ad allargare la nostra comunità con nuove coppie e nuove famiglie. Ma occorre prima che all’orizzonte appaiano reali prospettive di sviluppo.

Tanti cari saluti,

Irene Bertuzzi

Responsabile Adozioni Internazionali di Ai.Bi.