Ho la doppia cittadinanza italiana e rumena. Posso adottare un bambino della Romania?

Buonasera,

mi chiamo Florian e sono nato in Romania. Vivo però in Italia da tanti anni, dove lavoro regolarmente e 5 anni fa ho sposato una donna di origine bulgara. Nel frattempo ho ottenuto la cittadinanza italiana, ma ho comunque mantenuto anche quella del mio Paese di origine.

Recentemente io e mia moglie abbiamo scoperto di non potere avere figli. Stiamo quindi pensando di indirizzarci verso l’adozione. Sappiamo infatti che in Romania ci sono ancora tantissimi bambini abbandonati che vivono negli istituti e vorremmo diventare il papà e la mamma di uno di loro. Possiamo adottare in Italia un bambino rumeno anche se siamo entrambi nati all’estero? E possiamo affidarci a voi di Ai.Bi.?

Grazie,

Florian

 

IRENEBERTUZZICaro Florian,

grazie per esserti rivolto a noi di Amici dei Bambini. La risposta alla tua domanda è positiva. Infatti, la legge rumena sulle adozioni internazionali prevede che un minore rumeno possa essere adottato da una coppia residente all’estero solo se almeno uno dei due membri della coppia sia cittadino rumeno. Un bambino proveniente dal Paese in cui sei nato, quindi, può essere adottato in Italia solo da coppie miste (con un genitore italiano e uno rumeno) o da coppie sue connazionali (con entrambi i genitori rumeni).

Nel vostro caso specifico, pertanto, è sufficiente che tu abbia la cittadinanza rumena. Il fatto che abbia poi acquisito anche quella italiana non impedisce quindi che tu possa diventare genitore adottivo di un minore rumeno. E la diversa nazionalità, né italiana né rumena, di tua moglie non rappresenta un ostacolo.

Passando alla tua seconda domanda, anche in questo caso la risposta è affermativa. Pur avendo deciso, con comunicazione resa nota il 16 ottobre 2014, di non accettare più nuovi mandati per l’adozione internazionale, vista la situazione di estrema incertezza in cui tale istituto versa in Italia, Ai.Bi. ha comunque stabilito che tale sospensione non è totale. L’aspetto più importante, il primo elemento da considerare, resta sempre il superiore interesse del minore a trovare una famiglia che lo accolga e gli restituisca la dignità di figlio. E Ai.Bi. sa bene che ci sono dei casi particolarmente sensibili. Una delle eccezioni, infatti, riguarda proprio i mandati per le adozioni in Romania. La popolazione rumena residente nel nostro Paese sfiora il milione di persone: nel 2012, secondo i dati Istat, toccava quota 933.354. Facile capire, quindi, quanto possa essere probabile per un bambino romeno abbandonato o orfano trovare una nuova famiglia in Italia. Dove però ci sono solo 3 enti accreditati a operare in Romania: se Ai.Bi. si tirasse indietro, troppi minori rumeni non avrebbero modo di trovare dei nuovi genitori.

Ti aspettiamo,

 

Irene Bertuzzi

Responsabile Adozioni Internazionali di Ai.Bi.