E’ possibile adottare un bambino “speciale” ad Haiti?

Buongiorno,

sono la mamma di una bambina di 5 anni, nata nel gennaio del 2010. Quei giorni, oltre alla meravigliosa esperienza di dare alla luce mia figlia, sono legati, nella mia memoria, anche a un altro evento. Questo, purtroppo, molto triste. Infatti, sono una giornalista e, ricevendo le tantissime chiamate e i tantissimi messaggi di auguri per la nascita della mia bambina, quel giorno sentii diversi miei colleghi impegnati fino a notte fonda per aggiornare il sito della testata per cui lavoriamo sul tremendo terremoto che colpì Haiti. Da allora sono passati 5 anni e, mentre mia figlia cresce in salute, purtroppo migliaia di bambini haitiani sono ancora costretti a vivere nella miseria, senza una casa e spesso senza i genitori, persi in occasione della calamità che colpì il loro Paese. Pensando a tutto ciò, io e mio marito vorremmo adottare un piccolo haitiano. Abbiamo letto che Ai.Bi. ha recentemente ricevuto il riaccreditamento per le adozioni proprio ad Haiti. So anche che è possibile effettuare una cosiddetta “adozione speciale”: credo si tratti di bambini con particolari problemi. Mi confermate che sia effettivamente così e che sia possibile adottare un bambino “speciale” ad Haiti?

Grazie,

Gabriella

 

 

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Cara Gabriella,

il tuo racconto è molto toccante e ti ringraziamo per avere condiviso con noi la tua esperienza e i tuoi sentimenti.

Le cosiddette “adozioni speciali” non riguardano esclusivamente i minori affetti da problematiche sanitarie significative. Sono considerati “speciali”, infatti, anche i bambini un po’ più grandicelli: in particolare quelli di età superiore a 7 anni. E non solo: anche i gruppi di fratelli, le cosiddette “fratrie”, rientrano nella categoria dei bambini speciali. In generale, con questa definizione si intendono quei minori per i quali, solitamente, è più difficile trovare una famiglia disposta ad accoglierli. E ciò proprio a causa del loro precario stato di salute, del fatto di non poter essere  separati dai loro fratelli e della loro età non più tenerissima.

Ovviamente è facile immaginare quanti bambini speciali ci siano in una terra come Haiti, già molto povera di suo, che, in più, è stata colpita da una tremenda calamità naturale che ha lasciato migliaia di minori orfani.

Amici dei Bambini il 23 febbraio 2015 ha ricevuto il riaccreditamento come ente autorizzato a operare ad Haiti nell’ambito delle adozioni internazionali. L’accreditamento ha durata biennale, fino al 30 settembre 2016. Con Ai.Bi. è possibile avviare anche il percorso per un’adozione “speciale”. Il regolamento per le adozioni internazionali ad Haiti, infatti, prevede che ciascun ente accreditato possa presentare un dossier al mese per le adozioni “normali” più altri 5 all’anno per quelle “speciali”.

Nella speranza di rivederci presto per dare il via a questo importante percorso, ti invio i miei più cari saluti,

 

Marco Griffini

Presidente di Ai.Bi.