Abbiamo paura di un percorso di adozione nominale…Che dobbiamo fare?

Carissima Ai.Bi., siamo una coppia di coniugi che vorrebbe presentare la propria disponibilità per un’adozione nominale in Ucraina.

Conosciamo già da qualche anno, quelli che consideriamo già nostri figli,perché li abbiamo accolti durante le vacanze terapeutiche. Siamo tuttavia molto scoraggiati e timorosi nell’affrontare questo percorso perché ci è stato riferito da conoscenti che alcuni operatori dei servizi sociali non vedono di buon occhio questo tipo di adozione, ritenendola una scorciatoia per “scegliersi i bambini da adottare”. Abbiamo paura che verremmo ostacolati in questo percorso. Vorremmo conoscere la vostra opinione in proposito.

Grazie

 

francescademoriGentilissimi coniugi,

vi ringraziamo per averci contattati. Leggiamo con una punta di amarezza quanto ci raccontate.

Riteniamo che il desiderio di accogliere un figlio, non debba mai essere considerato un atto di egoismo ma vada sempre rispettato e accompagnato.

Le coppie dovrebbero ricevere sostegno e incoraggiamento, da parte di chi opera nel mondo dell’adozione, a partire dagli operatori dei servizi sociali fino ad arrivare al personale degli Enti Autorizzati.

Il nostro consiglio è di non perdervi d’animo ma di proseguire con il vostro obiettivo che è quello importantissimo di poter dare finalmente una famiglia a chi sicuramente da troppo tempo ne è privo e ne desidera una.

Ci permettiamo anche di suggerirvi che tali atteggiamenti andrebbero quanto meno segnalati se non denunciati, perché sicuramente poco professionali ed eticamente inaccettabili.

Francesca Demori

Area Formazione e Accompagnamento di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini