Vico Equense (Na), 28 dicembre: l’esperienza di accoglienza giusta di Ai.Bi. come chiave di lettura di “Fuocoammare”

lampedusaIn “Fuocoammare” si incontrano due Lampedusa: quella di chi ci abita e quella dei migranti che ci arrivano, o tentano di farlo. “Noi e i migranti” è proprio il titolo del dibattito che seguirà, mercoledì 28 dicembre, la proiezione del film documentario di Gianfranco Rosi organizzata a Vico Equense, in provincia di Napoli, dall’Associazione V.I.C.O., in collaborazione con la locale amministrazione comunale. A portare l’esperienza di accoglienza di Amici dei Bambini sarà Marzia Masiello, referente per le relazioni istituzionali di Ai.Bi. che, nel corso del dibattito, si confronterà con Giovanni Cioffi, rappresentante della Commissione Europea.

L’appuntamento è per le ore 19 nella sala polifunzionale della Santissima Trinità e Paradiso, che ospiterà l’evento conclusivo della rassegna cinematografica promossa dall’Associazione V.I.C.O. L’ultimo atto della rassegna sarà dedicato proprio a “Fuocoammare”, vincitore dell’Orso d’oro come “miglior film” all’ultimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino e dell’Oscar europeo nella categoria “miglior documentario” agli European Film Awards 2016.

Il film e il successivo dibattito si concentrano sulla vera protagonista della pellicola di Rosi: l’isola di Lampedusa, con i suoi abitanti, testimoni, a volta inconsapevoli e altre volte partecipi, di una delle più grandi tragedie umane dei nostri tempi.

Nel mare di Lampedusa, infatti, continuano a morire migliaia di persone che decidono di affrontare il mare, guidate dal sogno di una vita migliore. Eventi che portano le due facce dell’isola a incontrarsi. Da un lato, la quotidianità scandita dal lavoro della pesca, dalla vita in famiglia, dalle esperienze dei bambini. Come quella di Samuele, un ragazzino di 12 anni, con la passione per la fionda e per la caccia. Destinato però a conoscere l’altro volto della sua isola. Quello dei migranti, delle migliaia di uomini, donne e bambini in cerca di libertà, delle navi che individuano e assistono gli scafi su cui questi disperati viaggiano ammassati, dei militari e dei marinai anonimi che li soccorrono. E anche dei morti, chiusi all’interno di quei sacchi che siamo ormai tristemente abituati a vedere in tv o sui giornali. Anello di congiunzione tra queste due realtà è la figura di un medico locale, che spiega che cosa significhi accogliere e curare i migranti. O constatarne la morte.

Tutti temi cari anche ad Amici dei Bambini che, da oltre 3 anni, con la sua campagna Bambini in Alto Mare, si impegna a garantire un’accoglienza giusta ai più fragili tra i migranti. Un’esperienza di impegno quotidiano che Marzia Masiello è pronta a raccontare al pubblico di Vico Equense.

 

Fonti: Corsoitalianews, Vicoequenseonline