Ucraina. Io e mio marito vorremmo adottare un bambino che ospitiamo ogni estate da tre anni: come fare?

Cara Ai.Bi.,

siamo una famiglia composta da tre persone: io, mio marito, e nostro figlio Paolo, ormai quindicenne. Da ormai 3 anni ospitiamo nel periodo estivo un ragazzino ucraino che ha appena compiuto 14 anni; il rapporto che ne è nato è veramente molto forte, ci sentiamo telefonicamente durante tutto l’anno e non vediamo l’ora che il tempo che ci separa scorra velocemente per poterlo riabbracciare; con Paolo il rapporto che si è creato è da fratelli, giocano, litigano ma si cercano continuamente.  Avremmo deciso di intraprendere la strada dell’adozione, sappiamo che vive tutto l’anno in istituto e che i genitori li ha persi molto tempo fa, da dove dobbiamo iniziare per riuscire a farlo diventare nostro figlio?

Grazie per i vostri consigli

Angela e Antonio

Carissimi Angela e Antonio,

per adottare un minore, anche se lo ospitate da diverso tempo, è necessario che siate in possesso del decreto di idoneità all’adozione internazionale.

Iniziate quindi a prendere contatto con i Servizi del territorio che si occupano di adozione e successivamente depositate l’istanza di disponibilità al Tribunale per i Minorenni di competenza rispetto alla vostra residenza. Il percorso per ottenere il decreto potrebbe durare circa un anno dal deposito della disponibilità. Nel frattempo fate verificare che il minore sia in stato di adottabilità, non è sufficiente aver perso i genitori per esserlo, potrebbe esserci qualche parente che mantiene, anche saltuariamente, dei rapporti con lui.

Certamente per questi ragazzi che hanno la possibilità di trascorrere del tempo con famiglie che li ospitano e che riescono a costruire un rapporto di fiducia e di affetto, l’esperienza dell’accoglienza temporanea, che può successivamente trasformarsi in adozione, resta l’ultima possibilità per avere una famiglia con la quale condividere l’esistenza.

Negli ultimi anni, altri Paesi di provenienza dei minori, stanno cercando di regolamentare le cosidette “vacanze preadottive” proprio per quei minori, generalmente superiori ai 10 anni di età, che difficilmente vengono accolti in adozione: le coppie spesso si spaventano di fronte ad un’immediata adolescenza senza aver potuto creare un legame di reciproca conoscenza e di affetto che è alla base della buona riuscita dell’adozione.

I nostri migliori auguri per il vostro percorso

Staff Ai.Bi.