Adottare è accogliere con gioia la speranza di una nuova vita

Si rinnova anche in questo mese di giugno la consolidata tradizione secondo cui le famiglie adottive e affidatarie della comunità La Pietra Scartata si ritrovano il primo sabato di ogni mese a recitare insieme il Santo Rosario per i bambini abbandonati di tutto il mondo. Per il mese di giugno, il commento e la preghiera che accompagnano il brano del Vangelo di Giovanni (Gv 20,19-23) sono a cura dei coniugi Donatella e Stefano Mazzoli, della comunità La Pietra Scartata Regione Emilia Romagna.

Giovanni ci racconta l’effusione dello Spirito Santo operata da Cristo risorto. Come Gesù è passato attraverso la nostra porta chiusa e si è mostrato come un viandante ferito e trafitto ma felice di rivedere i suoi discepoli, anche i nostri figli si sono presentati quel giorno con un’esistenza ferita e trafitta, ma anche con la gioia di coloro che sanno di incontrare la speranza di una nuova vita, e il loro respiro ogni giorno ci rende più forti e tenaci.

COMMENTO

Nella Liturgia di questa giornata ricordiamo l’effusione dello Spirito Santo operata da Cristo risorto. I discepoli si trovano chiusi nel Cenacolo per timore dei Giudei quando Gesù entra “a porte chiuse” dicendo: “Pace a voi!”.

Cosa significa a porte chiuse? Le porte chiuse non sono solo le porte della casa, fisicamente chiuse, ma sono sopratutto le porte del nostro cuore, quando non accogliamo, quando siamo distratti, quando non vediamo, quando non ascoltiamo, quando non speriamo più che qualcuno possa fermarsi e trasformare le nostre paure in gioia piena.

Ma Gesù l’ha fatto, egli è passato attraverso la nostra porta chiusa e si è mostrato come un viandante ferito e trafitto ma felice di rivedere i suoi discepoli, i suoi amici, dicendo “pace a voi” ed effondendo su di loro lo spirito santo come un vento, un respiro la cui presenza li ha resi forti e li ha guidati e protetti.

Anche i nostri figli si sono presentati quel giorno con un’esistenza ferita e trafitta, ma anche con la gioia di coloro che sanno di incontrare la speranza di una nuova vita, e il loro respiro ogni giorno ci rende più forti e tenaci.

PREGHIAMO

Nel primo mistero preghiamo per i bambini abbandonati che si sentono rifiutati e che pensano di avere la colpa del proprio abbandono. Preghiamo perché possano sentire l’amore di Gesù e perché possano riacquistare la fiducia in loro stessi, accolti con amore in famiglie che li aiutino a crescere serenamente.

Nel secondo mistero preghiamo per i bambini vittime della guerra o dello sfruttamento, perché gli uomini e le istituzioni non rimangano nell’indifferenza e nel silenzio, ma abbiano la forza di operare con amore e generosità a favore di questi bambini privati della propria infanzia.

Nel terzo mistero preghiamo per tutti coloro che sono increduli e dubbiosi, perché il Signore risorto si manifesti nella loro vita e li accolga con il suo amore misericordioso.

Nel quarto mistero preghiamo per le famiglie che stanno maturando l’idea dell’adozione, perché in questo cammino, costellato da prove e difficoltà, non si facciano demoralizzare dagli ostacoli e non smettano di credere nella possibilità di incontrare il proprio figlio.

Nel quinto mistero preghiamo per le famiglie che hanno figli adolescenti. Perché anche in questo difficile periodo, in cui i figli hanno la necessità di trovare la propria autonomia e di creare la propria identità, si confermi e si rafforzi il rapporto di accoglienza reciproca e di amore tra genitori e figli.