Adottare in Nigeria: una possibilità per i nigeriani residenti in Italia

Dalla richiesta al Tribunale per i Minorenni al mandato a un ente autorizzato: il nostro approfondimento sull’adozione per i nigeriani residenti in Italia

Un cittadino nigeriano residente in Italia si è recentemente rivolto ad Ai.Bi. Amici dei Bambini a proposito della possibilità di adottare un bambino nel suo Paese natale.

Sono un cittadino nigeriano residente in Italia e vorrei adottare nel mio Paese. Come faccio?

Una domanda non così inusuale, se si pensa che sono circa 100.000 i nigeriani regolarmente soggiornanti in Italia (Erano 98.692 al 1° gennaio 2022, secondo il portale integrazionemigranti.gov.it). Una comunità numerosa – la quattordicesima per presenza tra i cittadini non UE – che mantiene forti legami con il proprio Paese d’origine, anche nel desiderio di formare o ampliare la famiglia attraverso l’adozione.
Buone notizie arrivano da Ai.Bi. Amici dei Bambini, ente autorizzato dalla Commissione per le Adozioni Internazionali e accreditato a operare anche in Nigeria. Ai.Bi. ha già accompagnato con successo due adozioni internazionali da parte di nigeriani residenti in Italia: la più recente nel 2024, con una coppia mista.

Come funziona la procedura?

I cittadini nigeriani residenti in Italia che intendono adottare un minore in Nigeria devono seguire la stessa procedura prevista per le coppie italiane con la differenza che per le coppie italiane è possibile adottare in Nigeria, solo nello Stato del Lagos, mentre le coppie nigeriane non hanno tali vincili, in quanto il Child’s Rights Act, a livello federale, prevede  tra i requisiti degli aspiranti genitori adottivi il possesso della cittadinanza nigeriana.
Il primo passo è rivolgersi al Tribunale per i Minorenni competente per il proprio territorio, per presentare la domanda di idoneità all’adozione internazionale. In casi specifici, è possibile richiedere un decreto nominale, valido per l’adozione di un minore già individuato.
Una volta ottenuto il decreto, si ha un anno di tempo per affidare il proprio progetto adottivo a un ente autorizzato. È fondamentale verificare che l’ente scelto sia abilitato sia dalla Commissione per le Adozioni Internazionali sia dalle autorità nigeriane a operare nel Paese, requisiti entrambi posseduti da Ai.Bi. Amici dei Bambini.
Adottare nel proprio Paese d’origine permette di offrire una nuova opportunità di vita a un bambino, mantenendo vive le radici culturali. E per i cittadini nigeriani in Italia, è una possibilità concreta.
Per quanto riguarda i requisiti, nelle coppie sposate uno dei due coniugi deve avere un’età minima di 25 anni e una differenza d’età con il minore di minimo 21 anni; per i single l’età minima è di 35 anni ed è permessa solo l’adozione d minori dello stesso sesso.
Dopo l’accettazione dell’abbinamento con il proprio figlio, è previsto un unico viaggio della durata di circa 3 mesi.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chiunque, coppie e single, sia interessato ad avere maggiori informazioni sull’Adozione Internazionale o a intraprendere l’iter adottivo può partecipare ai tanti webinar e corsi organizzati da Ai.Bi. Amici dei Bambini. Per informazioni, contattate l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it.

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