Adozione Cina. “La gioia di Peng è superiore a qualsiasi special need”

Antonella e Michele avevano detto sì già nei loro sogni. Quando è arrivato l’abbinamento con Peng, lo abbiamo sentito subito: era lui nostro figlio!”.

Non credevo a quello che mi dicevano tutti: vedrai, quando arriverà tuo figlio, tu lo capirai e sarà lui. Forse eravamo esasperati dalla lunga attesa, forse pensavo avrei detto sì più per arrivare alla fine del percorso che altro. E invece è andata esattamente così! Quando è arrivato l’abbinamento con Peng, lo abbiamo sentito subito: era lui nostro figlio!.Antonella e Michele hanno fatto ritorno a casa, a Pordenone, lo scorso 10 novembre con il piccolo Peng che a maggio compirà 4 anni. Arriva dal sud est della Cina, la regione dei laghi, dove la famiglia è rimasta per una settimana, come prevede la procedura, prima di trascorrere due settimane a Pechino.Per arrivare a incontrare loro figlio, hanno dovuto attendere in totale 5 anni perché, dopo il consueto anno trascorso tra formazione e attesa per il decreto di idoneità, la coppia era inizialmente stata abbinata al Burundi. “Avevamo già inviato i documenti richiesti ma dopo un anno di attesa il paese poi ebbe problemi interni così che decidemmo di cambiare percorso – ricorda Michele – e fummo abbinati alla Cina. Di base ricominciammo da capo e non nascondo che momenti di scoraggiamento ce ne furono”.“Diciamo che a tutto questo c’è una spiegazione – aggiunge ridendo Antonella – Peng è nato proprio nei mesi i cui stavamo decidendo il cambio di destinazione. Doveva andare così”.Molti sono i segni del destino che le coppie ricordano durante il loro percorso. “Pochi mesi prima della telefonata per l’abbinamento sognavo spesso di avere finalmente un figlio – dice la mamma – e proprio qualche giorno dopo il mio compleanno avevo sognato di avere mio figlio seduto sul seggiolino in auto, mentre rassicuravo mio marito dicendo che qualsiasi problema avesse mostrato ci avremmo pensato successivamente. Non trascorrono due o tre giorni ed ecco che arriva una chiamata per l’incontro di abbinamento dalla sede di Mestre di Ai.Bi. “Abbiamo detto sì subito a Peng, praticamente già al telefono quando ancora non sapevamo un granché!” dicono i genitori.L’incontro in Cina si è verificato nella norma, per così dire. “Ha pianto un po’ e poi si è calmato – ricorda Antonella – : ma la prima settimana è stata dura, soprattutto per me: il bambino aveva scelto il papà, mi accettava solo per fare la doccia e cambiare il pannolino, si disperava ogni volta che il papà usciva di stanza per una commissione”.Anche questo comportamento è spesso manifestato dai bambini durante i primi tempi di vita in famiglia: il padre è figura nuova rispetto alle tate con cui i piccoli sono abituati a relazionarsi in istituto.“Poi lentamente le cose sono cambiate, man mano che Peng acquistava fiducia – continua Antonella – e una volta arrivati a casa, la situazione si è stabilizzata. Ora Peng è affettuoso e legato a tutti noi, nonni compresi”.Il bambino è uno special need con ipospadia già operata in Cina, un presunto soffio al cuore ancora da verificare e focolai di epilessia. “Abbiamo già effettuato alcune visite e al momento l’unica diagnosi confermata è quella dell’epilessia anche se dobbiamo analizzare meglio la situazione e cambiare la terapia farmacologica – raccontano Antonella e Michele – : tra un mese entreremo in day hospital e faremo ulteriori accertamenti. L’epilessia potrebbe essere di forma pediatrica ma occorre attendere l’esito di altri esami”.

Peng a detta di tutta la famiglia è un bambino vivace, che sta bene e si sta ambientando velocemente. Da maggio comincerà a frequentare qualche ora l’asilo, per poi iniziare a settembre, così da avere tutto il tempo di godersi la famiglia. La gioia di Peng sovrasta la sua patologia sanitaria che, al momento si è verificata in alcuni episodi collegati a momenti di particolare tensione del bambino o di febbre alta. “Certamente non sottovalutiamo il problema – dicono mamma e papà – ma siamo entrati in una prospettiva realistica, un po’ come accadeva nel sogno di Antonella mesi fa. Affronteremo a tempo e debito ciò che si presenterà”.