Adozione e adolescenza. Perché nessuno parla della “fase 4”?

Con Ai.Bi. a Cagliari si svolge un percorso di post adozione per i genitori e i loro figli

In rete esistono poche “storie di adozione attraverso le varie fasi della vita familiare”. A scrivere sul forum di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, sempre ricco di notizie e testimonianze interessanti, soprattutto per chi desiderasse intraprendere un percorso di adozione, è un genitore adottivo.

“Il materiale sulla prima fase dell’adozione – prosegue il papà autore del post – è abbastanza ricco: ci sono gruppi che discutono della selezione, dell’ottenimento dell’idoneità, dell’abbinamento, dell’inserimento. Si tratta di quella che io chiamo ‘fase uno’ dell’adozione, l’unica in cui la coppia è al centro dell’attenzione ed è selezionata prima e supportata poi. La ricca documentazione in rete è spesso gestita dalle associazioni”.

“A questa fase – prosegue – almeno per noi, è seguito un periodo di assestamento: grande fatica fisica e grandi emozioni. Si tratta della ‘fase due’ in cui la nostra famiglia si è assestata ed ha imparato a cavarsela tra i normali problemi di gestione di due figli piccoli, con in aggiunta il carico delle speciali attenzioni richieste dai bambini. Anche sulla ‘fase due’, durata per noi fino ai quattro-cinque anni di età dei nostri figli, esiste documentazione abbastanza ampia”.

“Dai cinque agli undici-dodici anni – aggiunge – si attraversa il ‘periodo di grazia’. La ‘fase tre’, durante la quale ci eravamo quasi convinti di ‘avercela fatta’. Certo, i problemi da affrontare erano molti, ma la fatica fisica era diminuita e la situazione sembrava assestata. Una famiglia come tante, solo un po’ più incasinata e con qualche incidente di percorso sopra la media”.

Adozione e adolescenza: un incontro tra genitori e figli

Tuttavia c’è una fase che pochi raccontano. Si tratta, come spiega ancora il genitore adottivo che ha scritto ad Ai.Bi., “della ‘fase quattro’: adolescenza e post-adolescenza dei figli”. Una fase complessa. Lo è già per famiglie “normali”, con figli biologici. Con l’adozione ovviamente si possono innestare delle criticità aggiuntive. Perché non se ne parla? Perché nessuno la racconta?

Le sedi territoriali di Ai.Bi. – Amici dei Bambini organizzano periodicamente incontri di discussione e riflessione su questo tema delicato, che coinvolgono sia i genitori sia i loro ragazzi. Per esempio nella sede di Cagliari dell’associazione è in svolgimento il percorso “In viaggio – Parlare tra genitori e figli, Volume 3”, il nuovo ciclo post adozione gratuito per le famigli.e Idea di fondo dell’iniziativa è quella di portare i figli adottivi a testimoniare un pezzo del proprio percorso, dei ricordi del proprio Paese, delle famiglie d’origine, questo durante i nostri seminari costruendo un’attività i cui risultati dovranno poi essere presentati in occasione dell’open day 2020.

Per informazioni su date e incontri su può contattare il numero 3356256579 oppure la mail cagliari@aibi.it.