Lettere al Direttore: adozione e burocrazia, l’antitesi dell’accoglienza

Domanda di Rosaria:
Capisco che, dietro a tutta questa burocrazia e lungaggine, ci sia la tutela di ciò che a volte si perde di vista durante questi iter, e cioè il dovere di tutelare il bambino che entrerà a far parte di una nuova famiglia: della quale non si conosce assolutamente nulla, di cui bisogna accertare almeno la moralità e le condizioni psicologiche di quelli che avranno il ruolo di dare serenità a questo piccolo essere, che ha diritto ad avere una vita come tutti i figli, visto che non ha scelto lui di essere orfano o di essere abbandonato. E, credetemi, so benissimo di cosa sto parlando.
Ma a volte credo che, dopo aver accertato l’idoneità dei genitori, tutto il resto sia solo perdita di tempo e perdita di attimi che a quel bambino darebbero la felicità, che, vi posso giurare, è la sola cosa di cui ha bisogno… Quindi, se si potesse velocizzare l’iter, credo che tanti bambini sarebbero più felici… ma proprio tanti. La parola adozione significa amore, proprio come quando si compie quell’atto d’amore che si chiama concepimento e che dà vita a nostro figlio… E se tutti quelli che decidono le varie fasi della prassi sapessero cosa significa per un bambino stare in un Istituto, o dover ancora attendere per i genitori di portare a casa il proprio figlio, solo per via di una firma che non viene apposta da qualche parte… allora forse tanti sorrisi si avrebbero di più. Scusate lo sfogo, ma credo tanto in quello che ho detto.

Gentile Rosaria,

concordo pienamente con quello che dice.
Spesso le lungaggini burocratiche fanno perdere di vista l’obiettivo principale. Se tutti coloro che sono preposti a tenere i colloqui, a mettere le firme, a redigere documenti, avessero in mente che il tempo è prezioso, non tanto per noi adulti, ma per i bambini che stanno aspettando in una qualche parte del mondo, forse si muoverebbero più in fretta. Ma tant’è: i bambini abbandonati non interessano a nessuno. Il loro grido silenzioso non è udibile.
Davvero, quanti bambini potrebbero essere tolti dagli Istituti, se in tutti ci fosse la consapevolezza che anche un solo giorno per loro è importante, vitale.

Grazie per le sue riflessioni.