Adozione. “Mamma, ma a che età si impara a fare la mamma?”

“La mamma del Brasile, quando mi ha avuto, aveva 19 anni e non ha mai saputo fare la mamma.”

È esperienza comune a ogni genitore adottivo, quando meno te l’aspetti, nella quotidianità della vita, arriva la domanda che ti spiazza e non sai cosa rispondere. È ciò che è successo a me qualche tempo fa con il mio piccolo Joao.
Mentre il papà è in camera a piegare la biancheria, i nostri due figli stanno terminando i compiti di scuola sul tavolo della cucina. 

“Mamma, come farò a ricordare tutte le cose che dici?”

Stavo aiutando Joao con i compiti di matematica, come spesso accade. Lui è un po’ pigro quando si tratta di concentrarsi, così mi ritrovo a ripetergli continuamente di non distrarsi. “Tesoro, concentrati sul problema… guarda il quaderno, non fuori dalla finestra… smetti di pensare a cosa fa tuo fratello e finisci il compito!”
A un certo punto, mi ha guardato con il suo sguardo dolce, anche se un po’ svogliato, e mi ha detto: “Mamma, come farò a ricordare tutte le cose che dici, per dirle ai miei figli quando sarò grande?”
Sono rimasta sorpresa da quella domanda, così gli ho risposto con un sorriso: “Joao, non preoccuparti, non devi ricordare tutto. Quando sarà il momento, sarai responsabile e ti verrà naturale.”

…ed ecco che si entra in discorsi spinosi…

È stato proprio in quel momento che John, che ha appena compiuto 8 anni, è intervenuto, come spesso fa: “Io voglio avere un figlio a 20 anni!” ha dichiarato con l’entusiasmo che lo contraddistingue.
Joao lo ha interrotto subito, con impeto: “La mia mamma in Brasile mi ha avuto a 19 anni e non ha mai saputo fare la mamma.”
Quelle parole mi hanno trafitto il cuore, ma non ho detto nulla. John, colpito dalla fermezza del fratello, si è girato verso di me e mi ha chiesto con aria seria: “Mamma, a che età si diventa responsabili? A 25 anni? A 30? Allora farò un figlio a 30 anni!”

Ogni cosa necessita di tempo e impegno

Ho sorriso dolcemente e ho cercato di spiegare loro che la responsabilità non arriva con l’età, ma con il tempo e l’impegno: “Ogni cosa ha bisogno del suo tempo. Serve allenamento per diventare responsabili. È una questione di costanza e dedizione, nella vita come a scuola. Bisogna impegnarsi giorno per giorno e assumersi la responsabilità delle proprie azioni, cercando sempre di migliorarsi.”
Poi ho aggiunto, guardandoli con affetto: “Anche per essere una buona mamma ci vuole pazienza ed esercizio. Io, per esempio, non sapevo come si fa, ma mi impegno ogni giorno e spero di riuscire almeno un po’.”
In quel momento, Joao mi ha interrotto con il suo solito slancio affettuoso: “Ma tu sei la mamma più migliore che ci sia!”
“Si dice migliore, o la più brava: studia che ne hai bisogno”, sentenzia nell’altra stanza il papà che ormai ha riposto i panni nel cassetto!

(Martina)

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati