Adozione. Mia figlia ce l’ha fatta a sopravvivere al suo primo anno di scuola

La grande emozione di una madre nel raccontare i risultati del primo anno scolastico della figlia adottata

Quando si parla di scuola, spesso si tende a concentrarsi su voti, programmi, esami e attività extrascolastiche. Ma per alcune famiglie, la scuola è molto di più: è un’occasione di integrazione, di apprendimento, di crescita personale.
È il caso di questa mamma che ha adottato una bambina da un altro paese e l’ha seguita nel suo primo anno di scuola in Italia. Ecco il suo racconto.

Un anno di scuola

“Giorni di esami di maturità, di scrutini, di percorsi iniziati nove mesi fa e terminati con una valutazione finale che conferma quanto successo durante l’anno scolastico.
Le mamme dei compagni di scuola di mia figlia si confrontano fuori dal cancello di scuola e commentano l’anno appena trascorso e i problemi superati. Arrivano alcune critiche sulla tal insegnante, sui modi dell’altra, sul programma non realizzato a piano in questa materia, sul centro estivo già fissato tutto in inglese, sul libro comprato per mantenere vivo l’allenamento nel calcolo.
Io sorrido, felice.
Mia figlia è di un altro livello. Non sono madre di un piccolo genio, no!
Sono diventata madre ad anno scolastico già iniziato.
Mia figlia è stata adottata a ottobre ed è arrivata senza sapere una parola della nostra lingua, senza sapere nulla di scuola, senza sapere cosa le sarebbe capitato in vita, dopo aver preso l’aereo che l’ha separata per sempre dalle sue vecchie abitudini per una nuova famiglia e un nuovo percorso.
Mia figlia è entrata in una scuola per la prima volta nella sua vita a otto anni passati e si è ritrovata in una classe con bambinetti più piccoli di due.
Mia figlia ha iniziato a stare seduta a un banco da metà febbraio. Ha dovuto rincorrere tutto e tutti, col massimo della caparbietà e delle sue possibilità, per allenarsi a un mondo totalmente diverso e dimostrare di stare al passo con quanto richiesto.
Continuo?
No, avete già capito. Adesso, fuori dal portone dell’istituto scolastico, tra il brusio delle madri perfezioniste, sono orgogliosa perché mia figlia è arrivata a metà giugno senza crisi, senza tensioni, senza sentirsi affaticata di questo impegno scolastico, anzi felice seppur ancora frastornata dalle innumerevoli novità.
Mia figlia ce l’ha fatta a sopravvivere al suo primo anno di scuola.
Ora si merita una grande coppa gelato e un abbraccio speciale con tutti i miei complimenti per i successi raggiunti.
E ora questo è l’unico obiettivo dell’estate: tanto relax e tempi in famiglia.
Ciao, scuola, ci vediamo a settembre.”

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it