Adozione “fuorilegge” di due bambini romeni in Italia?

Bucarest – E’ apparsa venerdì 17 luglio sul quotidiano “Evenimentu Zilei” la notizia secondo cui una coppia di fratelli romeni sarebbe stata adottata “illegalmente”, nel gennaio 2009, da una coppia italiana.

Dal 1° gennaio 2005, data dell’entrata in vigore della nuova legge sulla protezione del minore – L.273/2004 – sono state infatti vietate le adozioni internazionali, possibili soltanto per il bambino il cui nonno risiede all’estero (art. 39).
Le autorità italiane vengono accusate di aver violato la legislazione vigente. Le istituzioni di Bucarest dichiarano di essere venute a conoscenza del fatto ad iter concluso.
Theodora Bertzi, ex Segretario di Stato dell’Ufficio Romeno per le Adozioni (ORA), ha evidenziato che il governo di Bucarest dovrebbe richiedere l’annullamento dell’adozione, contraria all’ordinamento romeno. “Questi bambini sono stati adottati aggirando la legge nazionale. Devono tornare in Romania.” Ha dichiarato alla stampa locale.

Posizione differente quella di Ileana Savu, Segretario di stato dell’Ente per la Protezione dell’Infanzia (ANPDC) che ha dichiarato alla stampa romena ” In questo momento dobbiamo tenere conto dell’interesse dei due bambini che sono già diventati figli di una coppia italiana. Le autorita’ ci hanno assicurato che casi come questo non si verificheranno mai più. L’ANPDC richiedera’ rapporti periodici per verificare il buon esito dell’adozione.”

Le autorità romene discuteranno i casi dei due bambini con Alessandra Mussolini, Presidente della Commissione bicamerale per i diritti dell’infanzia. Intanto Bogdan Panait, Segretario di stato dell’Ufficio Romeno per le Adozioni (ORA), ha reso noto che la legge delle adozioni sara’ modificata ed il nuovo progetto di legge sarà discusso pubblicamente il prossimo settembre. Panait ha anche dichiarato che nel progetto saranno inclusi molti cambiamenti sia nell’adozione nazionale, che quella internazionale.

La notizia lascia perplessi. Ci auguriamo che le autorità interessate facciano chiarezza sulla vicenda per non alimentare il sospetto che attraverso canali paralleli, non regolamentati, si possano effettuare adozioni internazionali di minori romeni.