Adozione: in calo la preferenza per il colore della pelle

Nel 2008 i dati raccolti dal Conselho Nacional de Justiça [Consiglio Nazionale di Giustizia], evidenziano che la percentuale di persone che adottarono bambini avendo come preferenza la carnagione chiara è scesa dal 70% al 38% attualmente.

Il Cadastro Nacional de Adoção [Il Registro Nazionale dell’Adozione], sotto la responsabilità del Consiglio, segnalava, in quello stesso anno, del 70% su circa 13 mila pretendenti iscritti che preferivano soltanto ad un bambino di carnagione chiara.
Nell’anno in corso, tra i 28 mila che sono in attesa, la percentuale è ormai scesa al 38%, dalla quale il 29,6% non da importanza al colore della pelle e il 1,93% accetta soltanto bambini neri.
Dopo diversi tentativi per rimanere incinta tramite trattamenti specifici, ma senza esito però, la funzionaria della pubblica amministrazione, Reginalva Valente, 44enne, aveva cercato allora un bambino da adottare. Nel momento in cui decise di adottarlo subito pensó alle sue caratteristiche: chiaro di carnagione.

Invece dopo aver visitato l’istituto nella città dove abita, Sertãozinho, da 356 km di São Paulo, Reginalva ha cambiato la sua maniera di vedere il mondo. Proprio in questo momento ha conosciuto il piccolo Tiago, un bambino nero, di soltanto due anni.
“Mi sono innamorata subito di lui”, dichiara. Dopo questa esperienza positiva insieme a Tiago, ormai 5 anni d’età, ha adottato poi anche Laiz, 3, e Paola, 8.
Reginalva appartiene ad una statistica ogni volta più crescente: di quella che rinnuncia all’adozione soltanto di bambini bianchi.
L’esigenza è scesa quase la metà in un anno e mezzo.

“C’è stata una maggiore consapevolezza dell’ istituto dell’ adozione. Comunque, se decidi di adottare vuol dire che stai esercitando un’eccezionale gesto d’amore. Dunque, perché adottare solo un bambino bianco?”, dice il giudice Nicolau Neto, l’addetto del registro nazionale d’adozione.
Secondo lui, quello che possibilmente spiega la diminuzione della percentuale si rispecchia alla percezione che, con meno esigenze, il tempo di attesa per un bambino diminuisce.

Da parte degli aspiranti, Neto ricorda anche un eventuale cambiamento nei loro profili: ci sono più mulatti e neri. Il Consiglio Nazionale di Giustizia, nella sua procedura, non identifica la carnagione degli aspiranti.
Secondo l’ antropologa dell’ Università Federale del Rio de Janeiro, Mirian Goldenberg, il cambiamento a breve spazio di tempo si basa sull’ imitazione che la gente fa nei confronti del comportamento di quelli che hanno uno status nella società.

“Quali bambini stanno adottando i famosi? Bambini bianchi o negri?”, dice lei nel ricordare i casi dell’attrice Angelina Jolie e della pop star Madonna.

Sulla lista di attesa il numero di persone interessate nell’ adottare è cinque volte superiore di quelli bambini in attesa di una famiglia.
In qualche modo, questo avviene a causa di alcune esigenze dagli aspiranti che è ancora molto realistico: la precedenza per bambini di fino a tre anni d’età e senza fratelli.