Adozione Internazionale. Tra attese e burocrazia, la pazienza come primo passo verso tuo figlio

“Datevi tempo. Abbiate pazienza. Procedete con calma!”: il consiglio di una madre adottiva alle coppie che si preparano all’incontro col proprio figlio

Ascoltare le testimonianze dei genitori adottivi è sempre arricchente, specialmente durante gli incontri di approfondimento e riflessione su temi cruciali per l’adozione. Questi eventi, pensati per le coppie in attesa di incontrare il proprio figlio, offrono un momento di confronto e preparazione.
Sono tante le coppie che partecipano a queste occasioni formative, desiderose di arrivare pronte all’incontro tanto atteso e di affrontare con consapevolezza il compito della genitorialità adottiva, un percorso che richiede di mettersi in gioco sin dal primo istante insieme.

Parola d’ordine: “Muoversi”

Le coppie si presentano a questi incontri “cariche”, desiderose di superare le lunghe attese della prima parte del percorso adottivo, caratterizzato da una burocrazia lenta e spesso frustrante. Superati i primi passi e ottenuta l’idoneità, devono ancora fare i conti con l’attesa, scandita dai tempi dei professionisti incaricati di seguire il processo, vincolati da linee guida e procedure che, pur necessarie, risultano lente e complesse. Il percorso è spesso costellato di ritardi, intoppi, ripensamenti, fermate forzate o consigliate.
Solo dopo il passaggio al tribunale per i minorenni, con il decreto finale in mano, le coppie possono finalmente guardare avanti e sognare l’incontro con il loro bambino.

Il consiglio di Enrica: “Datevi tempo, pazienza, procedete con calma!”

Enrica, mamma adottiva, offre alle coppie un consiglio prezioso: “Pazientate, tutto serve”. La sua esperienza insegna che, col senno di poi, ogni sfida affrontata lungo il percorso si rivelerà utile, e persino le difficoltà saranno fonte di riflessione e, forse, di un sorriso a posteriori.
Certo, mentre si affrontano le indagini di coppia e le procedure giudiziarie, può sembrare impossibile trovare il lato positivo. Ma non resta che provare a vedere il bicchiere mezzo pieno: affrontare le difficoltà con positività è un esercizio necessario, perché altro non si può fare.

Verso il traguardo

Come un maratoneta che intravede il traguardo, le coppie sognano il momento in cui finalmente saranno al cospetto del loro bambino, pronti a vivere il risultato di un lungo cammino. È un momento di grande emozione: dopo aver superato tutti gli ostacoli, seguendo con determinazione le indicazioni degli esperti, ora finalmente possono essere protagonisti della propria storia e iniziare a vivere pienamente il sogno di diventare famiglia.

Ma lui tarda a fidarsi

Tuttavia, l’inizio della vita insieme non è sempre facile. Anche per il bambino, essere finalmente accolto da una mamma e un papà è un sogno che si realizza, ma non è semplice comprendere cosa significhi essere figlio, soprattutto dopo un vissuto di abbandono e traumi. Non bisogna aspettarsi che il bambino si affidi subito e senza riserve alla nuova famiglia: il ruolo dei genitori è accoglierlo e proteggerlo, rispettando i suoi tempi.
Enrica sottolinea questo punto: “Ricordiamoci che, a differenza di noi coppia, unita e solidale, lui è solo e ha già dovuto affrontare l’abbandono. Non date per scontato che vi salti al collo: dategli tempo!”. Parole che Enrica conosce bene, avendo accolto il suo bambino otto anni fa e affrontato con lui un percorso delicato.

Il cuore lo guiderà a voi

Perché un bambino dovrebbe affidarsi ai suoi nuovi genitori dopo un’esperienza di abbandono? Dopo essersi fidato di una famiglia che, per varie ragioni, non è riuscita a prendersi cura di lui, la parola “famiglia” può risultare vuota, o persino dolorosa.
“Abbiate pazienza,” consiglia Enrica. “Dimostrategli giorno dopo giorno che può fidarsi, che voi siete i suoi genitori per scelta e per amore, non per un legame di sangue. Siate pazienti, fategli vedere quanto lo desiderate e guadagnatevi la parola ‘mamma’ e ‘papà’ con ogni gesto e ogni attenzione.”
Essere famiglia non è un titolo, è una conquista quotidiana, una promessa che prende forma nel tempo e nella pazienza di chi sa attendere e accogliere.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it.
Ai.Bi. organizza periodicamente anche dei corsi pensati per dare alle coppie che si avvicinano per la prima volta al mondo dell’adozione, dando loro le nozioni base sulla normativa di riferimento, le procedure da espletare, la presentazione della domanda di idoneità, ecc. A questo link si possono trovare tutte le informazioni relative al prossimo corso online “Primi passi nel mondo dell’Adozione Internazionale”. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati

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