Adozione internazionale. Bambini grandi o grandi bambini?

La crescita di un figlio adottivo mostrata attraverso delle slide. Quando il cambiamento si legge negli occhi

La crescita di un figlio adottivo, soprattutto se adottato già grandicello, la si vede non solo nell’aspetto esteriore, ma negli occhi. Che, si sa, sono specchio dell’anima. E così è stato per un bambino russo, adottato grazie ad Ai.Bi. – Amici dei Bambini, di cui il papà ha scelto, con delle slide, di raccontare la storia. Le slide, recapitate proprio allo staff di Ai.Bi., mostrano i cambiamenti del bimbo nel tempo, da quell’abbinamento arrivato quando già il piccolo aveva trascorso qualche anno in istituto, senza il conforto di una famiglia, a quando si è finalmente e pienamente integrato nel suo nuovo tessuto famigliare.

Cambiamenti che sono sì esteriori, ma anche interiori. Le slide, che riportavano l’interrogativo “bambini grandi o grandi bambini?”, illustrano i cambiamenti di questo bimbo che non sono stati solo in altezza ma, soprattutto, nello sguardo.

Uno sguardo che, da quello triste e malinconico della foto data ai genitori in occasione dell’abbinamento, è diventato sicuro, consapevole. In una parola, sereno. L’adozione di un bambino grande, divenuto un “grande bambino”, è proprio questo. Sanare una ferita prodotta dalla più grande ingiustizia che la vita possa concepire: crescere senza una famiglia.