Adozione internazionale. Chi decide quali saranno i miei figli?

Buongiorno Ai.Bi.,

siamo Paola e Filippo e siamo in procinto di dare mandato ad un Ente autorizzato per le adozioni internazionali.

Le domande che ci frullano in testa sono ancora molte, ma ad una non sappiamo proprio dare risposta e vorremmo sapere di più: chi decide chi saranno i nostri figli? Un’Istituzione preposta? L’Ente Autorizzato?

Grazie dell’aiuto

Paola e Filippo

 

Paola e Filippo buongiorno a voi!

Non vi è una risposta unica alla domanda che ponete perché dipende dal Paese e dal “tipo” di abbinamento.

In una procedura che possiamo definire “normale”, che è poi quella descritta dalla Convenzione de l’Aja, l’autorità competente del Paese d’origine individua, tra le domande depositate da parte delle coppie aspiranti, quella dei coniugi più idonei e rispondenti alle necessità dei bambini in attesa di adozione. Nell’esaminare i fascicoli delle coppie, l’autorità tiene conto, oltre che dell’ordine cronologico con cui i fascicoli sono stati depositati, anche delle caratteristiche dei bambini.

Questo perché l’obiettivo è quello di trovare la famiglia più “giusta” per quel bambino.

Quando però la coppia apre la propria disponibilità ai cosiddetti Special Needs (bambini maggiori di 7 anni, fratrie estese o bambini affetti da qualche patologia), le cose possono andare diversamente. In questo caso, infatti è l’Ente che propone all’autorità straniera una coppia per quel bambino.

Alcuni Paesi infatti inviano periodicamente agli Enti delle liste di bimbi “speciali” per i quali è prevista una procedura “speciale”; in questo caso chi “sceglie” chi sarà vostra/o figlia/o/i sono dunque gli Enti stessi, con l’avallo finale dell’Autorità Centrale che, esaminata la candidatura, manderà poi l’assegnazione ufficiale.

Ci sono Paesi in cui questa procedura è la norma; la Cina per esempio non prevede più abbinamenti diretti (decisi dall’Autorità), in quanto i bambini in attesa di adozione sono per lo più affetti da patologie. In Cina sono esclusivamente gli Enti che fanno le cosiddette proposte di abbinamento.

Ci sono anche Paesi dalla procedura particolare che prevede proposte di abbinamento dirette da parte dell’autorità preposta direttamente arrivati sul Paese. In Ucraina, infatti, la coppia parte senza un vero e proprio abbinamento e la scheda di abbinamento viene consegnata alla coppia direttamente dal Dipartimento adozioni a Kiev.

Come vedete dunque le possibilità sono più d’una e la “scelta” del bambino o dei bambini che saranno vostri figli è nelle mani di persone diverse. A me piace pensare che, qualsiasi sia la procedura e la persona che “sceglie”, esista un fil rouge che lega i vostri figli a voi e viceversa … chi ha in mano il filo è in fondo solo un messaggero!

Buon incontro e buona vita!

Cristina Legnani – Desk Adozioni Internazionali