Adozione internazionale: come si fa il cambio ente senza correre “alcun rischio”?

Gentile Ai.Bi,
siamo una coppia che ha iniziato il percorso verso l’adozione internazionale. Siamo pieni di entusiasmo ma, come pensiamo sia normale, anche di paure. In particolare, ci stiamo interrogando su quanto possa essere difficile “scegliere” di dare fiducia a un ente: se, nonostante gli incontri e la preparazione, una volta dato il mandato le cose dovessero “andare male”, per qualsiasi motivo, cosa succederebbe? Quali sono le procedure per, eventualmente, cambiare ente? Si può fare?

Grazie per l’aiuto. Saluti

Buongiorno,
una volta incaricato della gestione della propria procedura di adozione uno degli enti autorizzati dalla Commissione per le Adozioni Internazionali, gli aspiranti genitori adottivi possono in qualunque momento cambiare idea e rivolgersi a un nuovo ente.
Tuttavia, affinché il decreto di idoneità rilasciato dal Tribunale per i Minorenni non perda valore, l’incarico al nuovo ente e la revoca all’ente cui lo si era inizialmente conferito devono avvenire nello stesso momento (o quasi).
Gli aspiranti genitori adottivi intenzionati a cambiare ente dovranno, dunque, come prima cosa, verificare la disponibilità del nuovo ente a gestire la propria pratica di adozione e la procedura da seguire per conferire mandato. Al momento opportuno sarà poi sufficiente, per la coppia, comunicare, via pec o raccomandata, la propria decisione sia agli enti interessati sia alla Commissione per le Adozioni Internazionali.

Un cordiale saluto
Staff Adozione Internazionale Ai.Bi.