Adozione Internazionale. Coppia in Colombia: “Abbiamo fatto il giro del mondo per incontrarvi e ora siamo qui!”

Neanche il coronavirus riesce a fermare l’amore di una mamma, un papà e due bambine, volate dall’altra parte del mondo per conoscere i due cuori mancanti della loro famiglia.

L’emergenza sanitaria ha modificato le nostre abitudini di vita. Ha interrotto la possibilità di viaggiare liberamente, ci ha allontanato “fisicamente” dai nostri cari.

Anche per le famiglie adottive che sperano di abbracciare loro figlio, l’attesa si fa più dura. I tempi si allungano, mille ostacoli ed imprevisti sembrano voler ritardarne l’incontro. È successo anche a Michela e Mauro, coppia adottiva che, dopo tante peripezie, è riuscita finalmente ad arrivare a Bogotà, in Colombia.

La loro storia è l’esempio di come nulla possa la pandemia contro l’amore forte ed incondizionato di una mamma, un papà e 2 bambine che non vedevano l’ora di conoscere le loro sorelline che le aspettavano dall’altra parte del mondo.

Questo è il racconto del loro formidabile viaggio verso la felicità!

Una famiglia, due genitori e due figlie, in partenza per la Colombia, lotta in tutti i modi per raggiungere le figlie dall’altra parte dell’Atlantico. Tutto sembra andare contro il loro sogno adottivo. La banca non fornisce un banale documento necessario per il visto. Un raffreddore sospetto di una ragazzina a tre giorni dalla partenza. Il tampone che non sembra si possa fare in nessun modo. L’assicurazione sanitaria in extremis.

Alla fine la famiglia riesce ad ottenere il visto, ma il tampone sembra un ostacolo insormontabile, risolto solo a 24 ore dalla partenza, con esito miracolosamente immediato e negativo.

Finalmente si parte! Ma la Francia pare bloccare i voli Internazionali. il Messico non assicura il passaggio. Ancora una serie di miracoli permettono alla famiglia di raggiungere Bogotà.

Uno speciale pigiama party di benvenuto

E a Bogotà il rinnovo del miracolo dell’incontro. La famiglia accoglie le nuove arrivate, saranno le sorelle maggiori a costruire i ponti per costruire relazioni. Si inizia subito con le novità e con un speciale pigiama party delle 4 sorelline che iniziano a conoscersi e a costruire la nuova famiglia.

E un messaggio arriva subito dalla Colombia e raggiunge la sede Ai.Bi. di Cagliari:

Tutto questo è stato possibile non solo grazie a colleghi di lavoro, ma soprattutto alla disponibilità di Ai.Bi. Sardegna e dei referenti del nord Italia e Cristina, desk Colombia, con la preziosa Angela che, vedendoci con l’acqua alla gola si è occupata di cercare dove poter vivere, come fare per gli spostamenti e i documenti – sottolineano Mauro e Michela, papà e mamma adottivi – Il supporto è stato ben oltre l’appoggio tecnico, ma soprattutto è stato un ricevere ascolto, sostegno e messaggi di positività e speranza, ben al di là dell’orario di lavoro, anche di sera, anche nel weekend.

E questo nostro stare finalmente qui in Colombia con la famiglia riunita è anche frutto di tanto lavoro in sordina e prezioso. Per cui, qui in Colombia, ci sono anche Alessandro, referente Ai.Bi. Sardegna e Marcella, psicoterapeuta e consulente di Ai.Bi, oltre che mamma adottiva.

Ora si tratta solo di dare tempo alla conoscenza, di unire due modi di vivere, di affrontare la giornata e le piccole difficoltà, ma soprattutto di fermare i piccoli momenti, gli abbracci, i piccoli passi che fanno davvero famiglia, prima che sulla carta. Grazie di cuore a tutti”.