Adozione Internazionale: mettersi in gioco per costruire il futuro

Faris, la scuola di relazioni familiari di Ai.Bi., propone per martedì 30 gennaio un corso “doppio” (collettivo, prima, e personalizzato, poi) per indagare insieme alle coppie aspettative e disponibilità per diventare realmente una risorsa per l’accoglienza di un minore abbandonato

Adottare è una “cosa” bellissima! Chi può non essere d’accordo con questa affermazione? Ben pochi.
Tutto cambia quando dal pensiero generico si passa ai primi passi concreti da fare: informarsi, cercare un ente di riferimento, capire sulla carta il percorso, i tempi, i costi…
Se, però, il primo pensiero “positivo” è certamente incompleto, lo stesso si dovrebbe dire dell’ultimo passaggio “negativo”: perché nessuno nasconde le difficoltà, ma vederle da lontano e tutte insieme non aiuta certo a farsi un’idea del quadro reale di ciò che il cammino presuppone e, soprattutto, del come lo si può affrontare.
Specie considerando che, senza falsi qualunquismi, la sostanziale (e se vogliamo unica) differenza tra un figlio naturale e un figlio adottivo è “prima”: per un figlio naturale, infatti, non si possono dare disponibilità o desiderata di sorta, mentre per un figlio adottato sì. Anzi, l’esplicitare le proprie disponibilità è una parte fondamentale del percorso con i Servizi Sociali. Ecco perché dedicare a questo aspetto un momento importante di riflessione diventa fondamentale, sia nell’ottica dell’iter adottivo, sia per un necessario e fondamentale lavoro su se stessi

Un momento di riflessione collettivo e personale

Questa è l’idea alla base della nuova proposta di Faris – Family Relationship International School, la scuola di relazioni familiari di Ai.Bi. – Amici dei Bambini: Disponibilità all’Adozione, prepararsi al colloquio con i Servizi sociali e il Giudice, il cui obiettivo è proprio quello di stimolare le aspiranti famiglie adottive a interrogarsi su quali siano le loro aspettative e quali le loro disponibilità rispetto alle caratteristiche del minore da accogliere.
L’incontro permette alle coppie di capire chi siano i minori dichiarati adottabili, oggi, quali le loro reali situazioni e, nello stesso tempo, aiutare le coppie stesse a comprendere quelle che sono le proprie disponibilità e aspettative approfondendo alcuni aspetti con i quali i futuri genitori dovranno confrontarsi nel dare la propria disponibilità al Tribunale per i minorenni: età, salute, abuso e maltrattamento, affido pre-adottivo, trascorsi familiari problematici…

Essere realmente una risorsa per un minore abbandonato

A questa prima fase collettiva, segue un incontro individuale di circa 2 ore in cui le singole coppie si confronteranno con il questionario di disponibilità, supportati dal personale esperto in Adozioni Internazionali di Ai.Bi. -Amici dei Bambini. Insieme verrà approfondito il grado di disponibilità che i futuri genitori intendono raggiungere e su quali punti ci sia eventualmente bisogno di lavorare affinché la coppia possa realmente essere una risorsa per l’accoglienza di un minore.
Il primo incontro, della durata di circa tre ore, si terrà martedì 30 gennaio, dalle ore 18.00 alle 21.00.
Il secondo incontro personalizzato verrà invece concordato singolarmente con ciascuna coppia.
Per maggiori informazioni è possibile visitare la pagina dedicata del sito Faris o contattare la segreteria di FARIS a faris@fondazioneaibi.it