Adozione Internazionale. “Da quanti anni avremmo voluto suonare quel campanello… ma non abbiamo mai avuto il coraggio”

Suona il citofono, con gesto automatico apro il portone della sede di Ai.Bi, era l’ora consuetudinaria dei corrieri, così mi sono messa in attesa sulla porta del loro arrivo… ma nulla… incuriosita mi sono affacciata e…

Qualche giorno fa, nella sede di Ai.Bi. è venuta a trovarci una nuova coppia di aspiranti genitori adottivi.

Era mattina inoltrata, ma la città era ancora assopita, un po’ stropicciata dalla ripresa delle attività settembrine.

Ad un tratto il suono acuto del citofono, ha distratto noi operatori dalle consuete attività.

Con gesto automatico ho aperto il portone di entrata, era l’ora consuetudinaria dei corrieri, così mi sono messa in attesa sulla porta del loro arrivo con chissà quale pacco o importante comunicazione… ma nulla…

Incuriosita ho deciso allora di affacciarmi direttamente all’entrata principale, quella che da sulla strada, per capire cosa fosse accaduto.

“Abbiamo notato la targa di Ai.Bi. sul muro del palazzo…”

In pochi minuti mi sono ritrovata all’ingresso del palazzo e con  grande sorpresa, ad attendermi non vi era nessun pacco o corriere misterioso bensì una coppia giovane e un pochino intimidita.

Lei, Lidia, uno scricciolo dagli occhi grandi mi guardava titubante. Lui, Marco, le cingeva le spalle.

Buongiorno, non vorremmo disturbare… –  ha accennato Lidia con voce leggera – passando di qui in macchina abbiamo notato la targa di Ai.Bi. sul muro del palazzo

… Sono anni che pensiamo a quanto ci piacerebbe adottare un bambino, ma non troviamo mai il coraggio per iniziare questo percorso – racconta abbassando gli occhi.

Ci facciamo scudo dietro mille problemi –  la interrompe Marco – Corriamo, corriamo sempre tra il lavoro e i mille impegni. Pensiamo ‘lo faremo domani’ e immancabilmente domani porta con sé sempre qualche altro impegno urgente da non poter rimandare… Ma oggi abbiamo deciso. Basta. Vogliamo mettere davanti a tutto il nostro cuore. Vogliamo adottare un bambino. Ci potete aiutare?”.

“Certamente” – ho risposto sorridendo.

Ascoltandoli mi sono resa conto che in effetti è proprio così… il nostro cuore ci indica sempre la strada verso la felicità, ma quello che ci blocca è spesso la paura, la mancanza di coraggio. Coraggio di essere veramente felici.

Al termine della giornata, dopo aver parlato a lungo con Lidia e Marco, prima di chiudermi il portone della sede dietro le spalle, ho guardato la targa della nostra associazione posta sul muro del palazzo.

Quel cartello oggi ha dato ad una coppia il coraggio per poter iniziare il cammino verso l’adozione di un bambino e mi sono sentita felice.

Quante coppie vorrebbero adottare ma  trovano difficile fare il primo passo… Noi siamo qui per aiutarle.

E allora ho pensato: “E’ proprio vero. Quando il cuore suona il campanello, dobbiamo correre ad aprire la porta perché ad attenderci sul pianerottolo ci aspetta la felicità!”