Adozione Internazionale e Coronavirus. Coppie in attesa di partire per India e Cina. Qual è la situazione?

Un chiarimento arriva dalla CAI – Commissione Adozioni Internazionali, in una nota ufficiale

Il Coronavirus continua a tenere col fiato sospeso il mondo intero. Qual è la situazione delle adozioni internazionali in India e in Cina? Numerose sono le coppie in attesa di recarsi in questi Paesi, per incontrare i bambini cui sono state abbinate. Cosa stia accadendo lo ha spiegato, in una nota, la CAI – Commissione Adozioni Internazionali. “Sono pervenute alla Commissione – spiega l’organo della Presidenza del Consiglio dei ministri – numerose lettere da parte di genitori adottivi che sono in attesa di ricongiungersi con i minori adottati in India e in Cina e che a causa della pandemia non possono recarsi in questi Paesi per concludere in loco la procedura adottiva”.

Adozione Internazionale e Coronavirus. La situazione in India e Cina

“La ST/CAI – prosegue la nota – sta seguendo con molta attenzione l’evolversi di questa situazione e da tempo ha attivato contatti con le Autorità diplomatiche e consolari, con le Autorità Centrali dell’India e della Cina e con gli Enti autorizzati, al fine di concordare insieme possibili modalità per consentire una positiva conclusione delle procedure adottive, sempre in considerazione del superiore interesse del minore. Al momento non è prevedibile quando le restrizioni di entrata in questi Paesi o la mancata concessione dei visti verranno rimosse ma dalle Ambasciate Italiane e dai Paesi UE si continua a condurre ogni utile azione per la riapertura delle frontiere o per un allentamento delle misure in vigore”.

“Gli Enti autorizzati, con i quali la ST/ CAI svolge regolari web meeting, sono costantemente informati sugli sviluppi di questa delicata situazione che coinvolge numerosi attori istituzionali e necessita di tempi tecnici per attuare una soluzione concordata con le Autorità Centrali”, si conclude.

La speranza è che, nonostante dal mondo pervengano notizie allarmanti su possibili nuovi focolai e sulla reintroduzione di misure restrittive, la situazione, ora che in Europa la pandemia sembra aver perso vigore, si possa risolvere al meglio.