Adozione Internazionale ed età anagrafica. Perché viene sempre scelta una coppia più giovane?

Cara Ai.Bi.

siamo una coppia di sposi entrambi di età superiore ai 45 anni. All’inizio abbiamo ottenuto un decreto di idoneità all’Adozione Internazionale per due bambini fino ai sei anni di età. Con il tempo, e con due proposte di abbinamento accettate da noi ma non confermate dall’autorità a causa della nostra età, abbiamo deciso di ampliare la disponibilità a tre minori fino ai 10 anni di età e ora siamo nuovamente in attesa di un abbinamento che speriamo arrivi presto.

Quello che volevamo sapere da voi, tuttavia, era se fosse normale essere stati scartati per ben due volte, come nel nostro caso, dato che i servizi non ci avevano avvisati di questa eventualità.

Enrico e Carla

Carissimi Carla ed Enrico,

è normale che, per una coppia che non ha figli, ci sia il desiderio o il sogno di accogliere un bambino il più piccolo possibile.

La legge 149 del 2001 stabilisce che una coppia possa adottare un minore da 0 anni anche a 45 anni ed i Tribunali per i Minorenni giustamente si attengono a quanto stabilito per legge.

Quindi coppie che hanno oltre i 45 anni pensano di poter adottare minori che siano entro la fascia prescolare: questo è ciò che accade nella maggior parte dei casi.

Quello che però non viene evidenziato e spiegato sia dai Tribunali che dai servizi territoriali è che i bambini nella fascia prescolare sono sensibilmente diminuiti in quasi tutte le parti del mondo e che la richiesta dei Paesi stranieri è di poter avere coppie che possano e vogliano adottare minori in una fascia più alta dei sei anni.

Sono le autorità dei Paesi stranieri che poi decidono, anche sulla base dell’età dei coniugi richiedenti l’adozione, quale minore affidare a quella coppia. Più limiti vengono posti più difficile è poter adottare.

La disponibilità sull’età delle coppie deve essere congrua alla propria età anagrafica.

Cordialmente.

Irene Bertuzzi
Ufficio Adozioni Internazionali Ai.Bi. – Amici dei Bambini