Adozione Internazionale. “Alle famiglie che andranno in Ghana, diciamo: vivrete un’avventura, ma non sarete mai soli”

“L’incontro con Maabena, la nostra figlia adottiva è stato magico. Appena ci ha visto, Maabena è scappata in bagno e poi in chiesa dove era in corso la messa, poi è tornata e ci ha preso le mani, costruendo lei stessa l’abbraccio”

Un viaggio lungo, carico di emozioni e di sogni realizzati, quello di Silvia e Richard: dopo una lunga attesa e qualche intoppo – comune denominatore di tutte le famiglie nel corso del proprio iter – lo scorso ottobre hanno avuto il via per partire per il Ghana e incontrare Maabena, una vivace bambina di circa 5 anni.

Il racconto di un abbraccio

L’attesa è stata lunga e siamo partiti con una buona dose di tensione”, racconta Silvia. “La scheda di Maabena non era incoraggiante, parlava di possibili problemi dello spettro autistico. Ma il referente locale di Ai.Bi., Gideon, che era andato a trovarla in istituto, ci ha rassicurato inviandoci un video”.
L’incontro è stato magico, al tempo stesso divertente e già rivelatore della personalità della bambina: “Appena ci ha visto, Maabena è scappata in bagno e poi in chiesa dove era in corso la messa, poi è tornata e ci ha preso le mani, costruendo lei stessa l’abbraccio”.

Il periodo in Ghana

tre mesi trascorsi in Ghana sono stati un’avventura indimenticabile, tra la scoperta di una cultura diversa e la costruzione di un legame speciale con loro figlia. “Il primo mese di bonding, come viene chiamato, non è una passeggiata, occorre dirlo”, ammettono Silvia e Richard, “ma è fondamentale per creare un rapporto solido”.
Grazie all’aiuto di Ai.Bi., e alla calorosa accoglienza della comunità locale, si sono però sentiti sempre supportati.
La bambina sta bene: ama chiacchierare, giocare, conoscere tutto ciò che di nuovo è intorno a lei. “Nei documenti ufficiali la sua età è presunta, come spesso capita quando le informazioni non sono state aggiornate e in effetti abbiamo compreso che in realtà è più grande di quello che si dichiara nei documenti. A breve, in day hospital andremo a fare un controllo medico generale per avere qualche informazione in più”.

Verso una nuova vita

Tornati in Italia a febbraio, Silvia e Richard stanno accompagnando Maabena nella sua nuova vita: a settembre andrà a scuola nello stesso plesso scolastico in cui insegna la mamma. “È la bambina perfetta per noi, simpatica, ironica e sensata”, dicono con orgoglio e pieni di felicità. L’integrazione procede a meraviglia: Maabena ha già stretto un legame speciale con la mamma e al tempo stesso anche con il papà con il quale si diverte a cucinare piatti ghanesi e a inventare mille giochi. “Adesso stanno giocando con i cuscini, ma già la bambina ha detto che vuole cucinare per stasera a cena”, dice Silvia mentre conversiamo.
“Basta call!” si sente in sottofondo: era la piccola Maabena che vorrebbe coinvolgere anche la mamma nel gioco.

Un prontuario di consigli per futuri genitori

Per aiutare le future famiglie adottive, Silvia e Richard stanno preparando un prontuario, una piccola pubblicazione con consigli pratici sulla vita che i futuri genitori di bambini ghanesi condurranno prima del ritorno a casa.
“Vogliamo condividere la nostra esperienza e far conoscere questo paese meraviglioso”, spiegano. “Nonostante qualche scomodità, rispetto alle nostre abitudini, la disponibilità dei ghanesi è straordinaria”.
Alcuni episodi raccontano la calorosa accoglienza della comunità: “Una sera è andata via la luce e i vicini ci hanno subito offerto il loro generatore di corrente”, racconta Richard. “Un altro giorno, mi hanno persino invitato a partecipare all’uccisione del maiale, un’esperienza che ho contraccambiato cucinando pasta per tutti!”. Anche la mamma ha approfittato di questo tempo per integrarsi alla realtà ghanese: Silvia ha frequentato corsi di cucina ghanese con l’associazione Global Mamas, associazione a supporto di 400 donne che producono prodotti di artigianato locale. “Global Mamas è una realtà fantastica – dice Silvia entusiasta -: organizza corsi di cultura ghanese, di cucina, di come si tengono i bimbi sulla schiena, di birdwatching, di come si trasportano le ceste sulla testa… !”
Insomma, l’entusiasmo di Maabena è stato contagioso.
“Alle famiglie che andranno in Ghana, diciamo: vivrete un’avventura, ma non sarete soli“, concludono Silvia e Richard. “Avrete persone accanto che diventeranno amici. E la rete di Ai.Bi. sarà sempre al vostro fianco“. Un’esperienza che ha trasformato non solo la vita di Maabena, ma anche quella di Silvia e Richard, che sono tornati in Italia con una figlia e un bagaglio di amicizie preziose.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it.
Ai.Bi. organizza periodicamente anche dei corsi pensati per dare alle coppie che si avvicinano per la prima volta al mondo dell’adozione, dando loro le nozioni base sulla normativa di riferimento, le procedure da espletare, la presentazione della domanda di idoneità, ecc. A questo link si possono trovare tutte le informazioni relative al prossimo corso online “Primi passi nel mondo dell’Adozione Internazionale”. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati

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