I desk di Ai.Bi.: Cristina “Fiducia? Una parola imprescindibile e necessaria nella costruzione di una famiglia

Stanno succedendo un bel po’ di cose intorno a noi da tempo, ormai. Troppe parole. Sulle adozioni internazionali, sugli Enti autorizzati, sulla CAI, su ciò che è giusto o sbagliato, su quello che fa più notizia; articoli, interviste, trasmissioni, radio, televisione, web, social network ….. troppe informazioni, troppi stimoli, troppe distorsioni, troppa manipolazione della realtà.

Personalmente non voglio spendere un cenno in più su tutto questo, ma proprio ora, proprio in questo momento così caotico per tutti noi, l’unica cosa che mi è venuta in mente è la parola fiducia.

Solo dopo ho scoperto che è una parola tutt’altro che facile! Ma forse l’avevo pure studiato o comunque me lo sarei dovuto immaginare …

Qualche spunto per riflettere: La nozione di fiducia occupa un posto tutt’altro che secondario nel pensiero politico e sociale occidentale. Le teorie contrattualistiche del XVII e XVIII secolo considerano la fiducia un prerequisito essenziale dell’ordine politico e della fondazione del contratto sociale.

Nonostante la pluralità, a volte sconcertante, di significati attribuiti nell’analisi sociale al concetto di fiducia, è possibile individuare l’esistenza di un terreno comune su cui tali significati crescono e si differenziano. Esso è costituito dalla collocazione della fiducia nel contesto di aspettative aventi una valenza positiva per l’attore sociale e formulate in condizioni d’incertezza. Ciò vale sia quando il destinatario di tali aspettative è costituito dall’organizzazione naturale e sociale nel suo insieme o nelle sue singole espressioni istituzionali e collettive (fiducia sistemica o impersonale), sia quando tale destinatario è costituito da attori individuali (fiducia personale o interpersonale).

(Treccani – vocabolario della lingua italiana) fidùcia s. f. [dal lat. fiducia, der. di fidĕre «fidare, confidare»] (pl., raro, –cie). – 1. Atteggiamento, verso altri o verso sé stessi, che risulta da una valutazione positiva di fatti, circostanze, relazioni, per cui si confida nelle altrui o proprie possibilità, e che generalmente produce un sentimento di sicurezza e tranquillità. Di uso comune le espressioni: persone di f., di mia, di tua, di sua f., persone fidate a cui si ricorre in cose delicate e d’importanza; medico, avvocato di f., quello che è liberamente e abitualmente scelto dal cliente; posto, impiego, incarico di f., di responsabilità, delicato, che si affida solo a persone sicure, fidate.

la definizione va avanti con accezioni troppe tecniche che qui non ci interessano.

Una parola difficile sì. E anche provarla, o al contrario, meritarla è tutt’altro che semplice.

Se poi in mezzo c’è un bambino …. Beh, forse diventa impossibile, anche il solo pronunciarla.

Eppure, tra voi e noi è indispensabile. Tra voi e me imprescindibile.

Potete avere paura (anche io ne ho), potete essere stanchi (anche io lo sono), potete essere arrabbiati (anche io a volte lo sono), potete essere incerti (io lo sono sempre), ma dovete avere fiducia . Anche di fronte a tempi lunghi, a parole dure, a notizie che non vorreste sentire. Soprattutto di fronte a queste situazioni. Di fronte alle belle novità e alla “chiamata”, siam tutti buoni ……

Se abbiamo fiducia in chi ci accompagna nei momenti delicati della nostra vita, abbiamo meno paura, condividiamo la stanchezza, le arrabbiature passano prima e il nostro passo diventa più sicuro.

Se non riusciamo a provarla, o se non riusciamo a meritarla, allora veniamo sopraffatti da un vortice di terrore, angoscia, dubbio, allerta …. E come pensiamo di poter fare anche un solo passo in più?

Se manca la fiducia la relazione è rotta.

Se vi ritrovate in quanto ho descritto, vi pregherei di farci una telefonata; se foste in dubbio, vi invito a una chiacchierata; se pensate che si possa migliorare vi sollecito a darci qualche consiglio (abbiamo sempre bisogno di buoni consigli); se sentite un qualche disagio scrivetelo e, se avete voglia, condividetelo. Se non avete fiducia e non c’è nulla che possa essere fatto per recuperare, revocate il mandato.

Io non so se l’erba campa e il cavallo cresce, ma bisogna avere fiducia (Totò)

Cristina, Desk adozioni internazionali di Ai.Bi.