Adozione internazionale. Diventare genitori non è una corsa contro il tempo

Il percorso di adozione per gli aspiranti genitori adottivi deve essere vissuto con calma, consapevolezza e… possibilmente con la guida di enti autorizzati

La fretta, si sa, non è mai buona consigliera, tanto più se si ha fretta di diventare genitori con l’adozione internazionale. Il cammino verso l’accoglienza di uno o più figli è certamente entusiasmante ma anche “esigente” in termini di impegno nella formazione e pazienza rispetto ai tempi di attesa.

La ricerca di famiglie accoglienti

Non va mai dimenticato che, mentre nelle coppie sta maturando la scelta di accoglienza, ci sono milioni di bambini abbandonati che non hanno altra alternativa: aspettare. E sappiamo che non tutti i desideri di questi minori potranno essere accontentati: la ricerca di famiglie accoglienti è sempre aperta, perché non sono mai abbastanza rispetto al numero di bambini in stato di abbandono.
Per tutte le coppie che si avvicinano all’adozione, anche quando le idee non sono del tutto chiare, gli incontri informativi sono una grande opportunità per sollevare i primi quesiti e far spazio a maggiore consapevolezza della coppia e della famiglia allargata con successivi momenti formativi.
Il progetto di adozione riguarda in primis i genitori ma anche l’intera famiglia ne è coinvolta, dai nonni, agli zii, ai cugini e, in misura minore ma non meno importante gli amici, la comunità di riferimento.

I corsi pre-idoneità FARIS

Gli appuntamenti con i corsi che Faris e Ai.Bi. (qui) organizzano per le coppie che non hanno ancora l’idoneità all’adozione, ma molto entusiasmo nell’incontrare il proprio figlio, sono un momento prezioso, un primo passo verso “l’appuntamento” della vita.
Non solo: se li osserviamo dalla prospettiva della fretta in realtà sono proprio queste le ore spese meglio per evitare non solo di perdere tempo ma anche di andare incontro a possibili fallimenti.

La testimonianza di Elisa e Marco

Durante uno di questi incontri, Elisa e Marco hanno raccontato che per cercare di accelerare il processo si sono affannati a ottenere l’idoneità senza frequentare corsi informativi preliminari (consigliati peraltro anche da molti Servizi territoriali).
Ascoltando le parole dei formatori di Ai.Bi., hanno compreso che, se si fossero rivolti agli enti prima di avviare la procedura, non avrebbero forse espresso determinati pensieri o disponibilità davanti ai Servizi e al giudice del Tribunale per i minorenni.
Oggi Elisa e Marco hanno cambiato il loro punto di vista sull’adozione e soprattutto sulla loro capacità di accoglienza, che si è addirittura ampliata.
Hanno dato l’incarico ad Ai.Bi. per conoscere le procedure, i potenziali Paesi di origine del figlio e per condividere esperienze con altre famiglie adottive.

L’importanza degli enti autorizzati

È importante che le coppie senza decreto di idoneità comprendano che rivolgersi a enti con esperienza – 40 anni, per Ai.Bi.  –  aiuta a concludere con successo non solo l’iter adottivo ma anche il progetto di accoglienza. Le future mamme e i futuri papà riceveranno formazione teorica e momenti di condivisione di esperienze reali.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it