Adozione internazionale in tempo di Covid: “Dalla Bulgaria Daniel ci chiedeva continuamente quando lo saremmo andati a prendere”.

Quanta gioia e serenità può portare in una famiglia l’adozione di un bambino? Secondo Gerardo e Rosalia tanta… l’Adozione “Ti cambia la vita!”

Gerardo e Rosalia Chiaro sono una coppia serena e gioiosa. Il loro bimbo Daniel, compirà 10 anni il 5 settembre e da quando è divenuto loro figlio la vita ha tutto un altro sapore.

Si, perché Daniel, bimbo bulgaro allegro e spiritoso è nato nuovamente figlio di Gerardo e Rosalia a dicembre 2019, grazie all’Adozione Internazionale.

I coniugi Chiaro vivono in Puglia e sono sposati dal 1998. Il desiderio di genitorialità è sempre stato presente nella coppia e Gerardo e Rosalia, prima di approdare all’Istituto dell’Adozione, hanno tentato di assecondarlo seguendo altri percorsi come la fecondazione artificiale e quella assistita, purtroppo senza risultato. “Io in realtà all’inizio ero contrario all’Adozione – racconta Gerardo- mia moglie intanto, però, si era portata avanti e aveva già iniziato a preparare i documenti necessari. Una sua amica conosceva Antonio Gorgoglione, il coordinatore famiglie Ai.Bi. della Puglia, lui ci ha aiutato tanto – continua- Un giorno Antonio ci disse che prima di intraprendere questo cammino dovevamo essere entrambi convinti e così, una sera, mi decisi e andai a Barletta ad un incontro con le famiglie che avevano già adottato. Quella sera, assieme a parecchie coppie erano presenti anche i loro bambini adottivi e vedendoli, dentro di me, è iniziato subito a nascere il desiderio di adottare, che nel tempo è cresciuto e adesso, forse, è addirittura più forte in me che in mia moglie!” sorride.

Il meraviglioso percorso verso l’Adozione

Un percorso lungo quello della famiglia Chiaro, fatto di attese e anche di qualche momento di sconforto. “Solo per ricevere l’idoneità ci sono voluti 9 mesi, lo stesso tempo di una gravidanza…” racconta Rosalia.

“…Poi, ricevuta l’idoneità, siamo stati inizialmente chiamati dal Tribunale dei minori di Bari per l’Adozione Nazionale – continua Gerardo- ma il tutto si è concluso con un nulla di fatto. Solo il 10% delle coppie riesce ad essere abbinato ad un bambino tramite questo istituto. Dopo questa batosta abbiamo deciso subito di rivolgerci ad Ai.Bi.”.

I coniugi Chiaro, dopo aver dato mandato ad Ai.Bi. ed aver iniziato il percorso di Adozione Internazionale sono stati abbinati alla Bulgaria. “Come dimenticare quel 17 dicembre 2019 quando siamo stati convocati nella sede Ai.Bi. di Barletta e lì abbiamo saputo che eravamo stati abbinati ad uno splendido bambino di nome Daniel, che ora mentre  parlo è qui accanto a me!” ricorda Gerardo.

I coniugi Chiaro hanno la gioia di abbracciare per la prima volta Daniel Il 13 gennaio 2020. “Era mattina ed eravamo emozionatissimi – raccontano-  avevamo un bel po’ di paura perché non sapevamo il bambino come avrebbe reagito”.

Il primo incontro tra Daniel e i suoi genitori

Il primo incontro tra la coppia e il loro figlio adottivo non è stato forse proprio come se lo immaginavano. Daniel e i suoi genitori si sono incontrati in una stanza di cinque metri per cinque in cui, per l’occasione erano stipati 8 adulti e un bambino. “Era il primo abbinamento per l’Istituto e non sapevano bene come comportarsi – racconta Gerardo- Daniel vedendosi così circondato ha iniziato a versare qualche lacrimuccia,  io e mia moglie siamo corsi ad abbracciarlo e gli abbiamo dato la macchinina radiocomandata che gli avevamo promesso e finalmente il bambino ha iniziato a sorridere e ci siamo sciolti un po’ tutti. Poi siamo usciti a fare una passeggiata, solo noi e Daniel, ma scortati da un’assistente sociale”.

In Italia, Daniel è giunto il 27 giugno, quando sarebbe dovuto arrivare ad aprile. Due mesi di ritardo a causa del coronavirus. “Fortunatamente lo staff dell’istituto in Bulgaria si è comportato in maniera umana e garbata. Ogni mercoledì ci ha permesso di videochiamare Daniel. Lui aspettava con ansia che mamma e papà lo chiamassero – racconta Gerardo, mentre Daniel accanto a lui annuisce –tranne una delle ultime volte, in cui invece lo abbiamo trovato arrabbiato – continua- a causa dell’emergenza sanitaria i bambini non potevano uscire dall’Istituto e Daniel ci chiedeva continuamente quando lo saremmo andati a prendere”.

Daniel fin dal primo giorno che ha incontrato in Bulgaria i suoi genitori adottivi è rinato figlio. “Già dal primo incontro, quando siamo usciti  per una passeggiata ci ha voluto dare subito  la mano -racconta Gerardo mentre Daniel lo abbraccia – Ci siamo sciolti anche quando abbiamo saputo che in Istituto gli chiedevano se voleva una mamma e un papà e lui rispondeva subito di si”.

L’Adozione: un cammino che cambia la vita!

Quella dell’Adozione è veramente un cammino che cambia la vita. “Ho già fatto conoscere questo percorso ad altre coppie ed alcune hanno già adottato” – dichiara Gerardo .

Alla domanda cosa consiglierebbe alle coppie che sono ancora incerte verso questo Istituto Gerardo risponde sicuro: “Io consiglio sempre di venire prima agli incontri, di vedere i bambini, la felicità, la completezza delle famiglie e la gioia che hanno di vivere la vita in pieno”.

“Con la sua allegria e il suo spirito è lui che da la forza a noi!” si inserisce Rosalia.

Gerardo e Rosalia Chiaro sono il ritratto della felicità. Una bella testimonianza di quanta gioia e serenità possa portare l’adozione di un bambino. Al di là della burocrazia e delle lunghe attese, al di là di tutto, si realizza il sogno di una coppia assieme a quello di un bambino.

Prima di lasciarci Rosalia mi esorta: Può concludere dicendo che l’adozione è una cosa meravigliosa?”.