Adozione internazionale. La Cambogia riapre alla cooperazione con l’Italia. Dopo otto anni di buio

Ai.Bi. tra gli enti accreditati a operare nel Paese asiatico. La CAI lavora per la riapertura di altri paesi

Eppur si muove: la CAI – Commissione Adozioni Internazionali sta finalmente avviando interessanti contatti per contrastare lo stallo della adozione internazionale. Ottenendo anche alcuni risultati ragguardevoli. L’ultimo è quello annunciato oggi e che vede la Cambogia riaprire la cooperazione bilaterale su questo tema dopo che era stata sospesa, verso tutti i Paesi, nell’ormai lontano 2011.

Una notizia positiva, che si aggiunge al meeting svoltosi lo scorso 9 maggio a Roma, quando la vicepresidente della CAI, la dottoressa Laura Laera, ha incontrato l’Autorità Centrale del Vietnam per le adozioni, guidata dalla direttrice generale del Dipartimento Adozioni del Ministero della Giustizia del Vietnam, Madam Nguyen Thi Hao, che era accompagnata per l’occasione dall’Ambasciatrice del Vietnam in Italia, Nguyen Thi Bich Hue.

La Cambogia, dopo la Bolivia, è il secondo Paese che riapre alle adozioni internazionali dopo anni di totale chiusura. La decisione è arrivata a seguito di una missione diplomatica della Commissione a Phnom Penh che ha avuto luogo il 6 e 7 maggio, con la partecipazione del rappresentante presso la stessa CAI del Ministero degli Affari Esteri, Gianni Bardini, che ha avuto un incontro con il Ministero degli Affari Sociali della Cambogia.

Oltre alla ripresa della cooperazione, le due parti hanno inoltre concordato di limitare il numero dei depositi dei dossier delle coppie nella fase iniziale, per assicurare che la messa in opera delle procedure inerenti avvenga in maniera ordinata. Il procedimento per l’adozione è stato modificato in Cambogia in seguito dell’entrata in vigore della Legge sulle Adozioni Internazionali del 2009, l’ultima prima della chiusura delle adozioni internazionali.

Tra gli otto enti attualmente autorizzati a operare nel Paese asiatico, che verranno suddivisi in due gruppi con modalità allo stato non meglio precisate, c’è anche Ai.Bi. – Amici dei Bambini, che ovviamente accoglie con grande favore questa piccola ma al contempo grande notizia di speranza. Anche perché altri Paesi, fra cui la Repubblica Democratica del Congo e il Nepal hanno ripreso proprio in questi ultimi mesi , contatti con la CAI per verificare le possibilità di ripresa delle adozioni.