Adozione Internazionale. La magia dell’abbinamento: ha firmato a occhi chiusi

Il mistero dell’adozione che ritorna. Sento bussare alla porta: è mio figlio. Posso solo aprire o non aprire

Attendevano da tre anni e mezzo il loro momento, quello dell’abbinamento. E, quando questo è finalmente arrivato, l’emozione è stata fortissima. I genitori si sono precipitati nella sede di Ai.Bi. – Amici dei Bambini dove, ad attenderli, c’era l’operatore che aveva seguito la loro pratica. La data di nascita della bambina abbinata alla coppia coincideva, incredibilmente, con la data di inserimento della loro scheda. Una di quelle circostanze “misteriose” che spesso accompagnano un iter adottivo.

Commossi, i due aspiranti genitori hanno subito chiesto se ci fosse qualche documento da firmare. Una volta visto il foglio per l’accettazione, il lui della coppia ha subito preso la penna per siglare il documento. Ha firmato a occhi chiusi e la lei, sorridente, si è stupita. “Non ha mai firmato nulla senza prima leggere – ha detto – e invece in questo momento non ha detto neppure una parola!”.

Questo è, in fondo, proprio il mistero della adozione che ritorna. Sento bussare alla porta, so che è mio figlio che bussa, non so nulla di lui, e nemmeno voglio sapere nulla, so solo che è mio figlio e ho, di fronte a me, soltanto una scelta: aprire o non aprire quella porta. Se apro, come hanno fatto questi due sposi, entrerà mio figlio. E, una volta di più, sarà compiuto il miracolo dell’adozione,