Adozione internazionale. L’appello dei genitori adottivi: “Vogliamo un impegno più concreto da parte del Governo”

Siamo disperati, la nostra bimba di 20 mesi è in un orfanotrofio in India e anche se l’iter di adozione è concluso, l’abbinamento e i documenti sono a posto, non possiamo andare a prenderla”.

La pandemia da coronavirus non accenna ad allentare la sua morsa, portando scompiglio nel mondo dal punto di vista sanitario ed anche economico, incrementando povertà, diseguaglianze e colpendo soprattutto i più fragili.

Come i tanti bambini abbandonati, che dopo aver visto dischiudersi davanti ai loro occhi quel sogno tanto atteso di trovare una mamma e un papà che li ami, aspettano ancora da mesi di poter abbracciare i loro genitori, che, a causa dell’emergenza sanitaria, non possono andare a prenderli per portarli a casa, in Italia.

Erika e Marco sono una di queste coppie disperate, perché non possono abbracciare la loro figlioletta che li attende in un orfanotrofio in India. Hanno affidato le loro parole al Corriere della Sera- Corriere del Veneto:

“Siamo disperati, la nostra bimba di 20 mesi è in un orfanotrofio in India e anche se l’iter di adozione è concluso, l’abbinamento e i documenti sono a posto, non possiamo andare a prenderla”.

Nella situazione di Marco e di Erika ci sono moltissime altre coppie di genitori che, andato a buon fine l’iter di adozione internazionale, non possono ricongiungersi ai loro bambini a causa delle restrizioni dovute al covid nei Paesi di origine.

La situazione sanitaria è molto compromessa in India, il contagio da Covid-19 è alto, il Paese è grande, ci sono varie zone rosse dove è impedita la circolazione – spiega Erika al Corriere della Sera- I voli non possono sbarcare. Anche l’ipotesi di organizzare un volo umanitario diventa difficile”.

Un problema che si riscontra anche in altri Paesi del mondo

Ma lo stesso problema non si riscontra solo in India, anche in Russia, in Colombia e in molti altri Paesi del mondo.  Per sbloccare la situazione occorrerebbe prevedere deroghe e visti speciali per i genitori adottivi. “Attualmente i visti per i genitori adottivi sono turistici, visti che ovviamente non rientrano in alcuna situazione di emergenza prevista per la pandemia”  dichiara Erika.

Marco ed Erika non sono soli: assieme a loro ad attendere di poter riabbracciare i propri figli vi sono altre 40 coppie in India  e oltre 400 coppie di genitori adottivi con figli già abbinati in altri Paesi che chiedono a gran voce un maggiore impegno da parte del Governo italiano.