Adozione Internazionale. E così, al momento giusto, è arrivata Sara

“Paradossalmente, l’impossibilità di portare a termine l’adozione in Colombia ci ha messo di fronte a quello che veramente siamo noi genitori adottivi: speranza e risorsa per donare ai bambini il diritto a essere figli. Questa nuova visione, che quindi non era più solo quella di diventare genitori, ci ha spinto a non mollare e a rimetterci in gioco, per loro”

“Ho le fossette sulle guance e il mento come papà, anche i capelli neri sono come i suoi, ma sono testarda come la mamma!”.
Quando si accende il monitor per la nostra conversazione a distanza, da Milano a Roma, dove vive la famiglia, Sara Ning sta già saltando di gioia,pronta a raccontare qualcosa di sé.
“Oggi non ho molti compiti, avevo solo musica”, dice, facendo riferimento alle lezioni di pianoforte. Poi, dopo aver fatto il suo ingresso e le dovute presentazioni, se ne va perché sta per iniziare in tv il suo cartone animato preferito.
Sorridono divertiti mamma e papà, che ci tengono ad aggiungere: “È esuberante ma ogni tanto va un po’ fermata, non tutti quelli che incontra sono pronti al suo entusiasmo!”.

Sara, una combattente dalla nascita

Marzia e Francesco vivono con gioia la loro famiglia in cui la vitalità di Sara Ning, ora in quinta elementare, rende più semplice affrontare ogni difficoltà che si presenti.
E pensare che dalla nascita questa bambina ha dovuto combattere parecchio.
“Era molto piccola quando l’abbiamo conosciuta in Cina, all’istituto di Xi’An nel 2015, aveva circa 15 mesi – dice la mamma. La bambina aveva un problema sanitario che l’aveva costretta molto tempo in ospedale: è nata con una grave forma di labiopalatoschisi bilaterale con protrusione della premascella. In Cina era stata solo operata al labbro, il palato era completamente aperto, quindi per tutto il resto abbiamo proseguito una volta arrivati in Italia”.
Un percorso caratterizzato da diversi ricoveri con vari interventi, non ancora conclusi ma da programmare più avanti, e con frequenti visite specialistiche per varie patologie correlate a questo bisogno sanitario (ipoacusia, disturbo del linguaggio e relativa logopedia, apparecchi ortodontici e cure dentali).
Ad ascoltare Sara Ning, che si mostra così spigliata e con la voglia di comunicare, si comprendono i numerosi progressi che ha conquistato vivendo in famiglia.
“È proprio quello di cui ha bisogno: vivere in famiglia – interviene Francesco – Viviamo circondati dalla velocità, dalla fretta e Sara Ning, già veloce di per sé, ha bisogno di prendere i suoi tempi e goderseli. Lei è molto forte ma tutti questi interventi, visite, apparecchi ortodontici richiedono molta capacità di sopportazione del dolore”.

Il lungo viaggio per arrivare a Sara

Marzia e Francesco sanno che Sara Ning fino a circa 18 anni sarà impegnata nel suo percorso sanitario.
“Abbiamo risolto i problemi relativi alla bocca e alle orecchie – aggiunge la mamma – Ha un timpano forato da un orecchio mentre l’altro è in miglioramento, quindi soffre ancora di una lieve ipoacusia. E poi abbiamo anche gli occhiali perché è miope”, conclude, volgendosi verso sua figlia che si illumina con il sorriso.
“Fa equitazione e adesso si è fissata che da grande vuole diventare un carabiniere a cavallo. Bianco!” aggiunge il papà con l’aria di chi sa già quanti programmi e piani futuri sua figlia sarà capace di inventare.
La storia di questa famiglia, oggi rasserenata dalla presenza di Sara Ning, non è stata lineare e semplice ma sempre caratterizzata da forza d’animo, solidità di coppia e speranza. Spesso Marzia e Francesco incontrano le coppie durante gli incontri informativi alla sede Ai.Bi. di Roma, in presenza o online, per testimoniare come la formazione, sostenuta da buone dosi di pazienza, preparazione verso gli imprevisti e la speranza, siano aspetti da tenere sempre a mente quando si vuole adottare.
Non da ultimo sono i primi testimoni di come la rete di famiglie possa essere di grande aiuto e sostegno prima, durante e dopo l’arrivo dei figli.
“Abbiamo incontrato così tante famiglie in questi anni che con molte di loro siamo sempre in contatto – racconta Francesco – Ogni anno, in occasione del Capodanno cinese ci vediamo per cena, partecipano anche coppie hanno adottato in Albania e Romania. L’aiuto che ne deriva, oltre l’amicizia, è nato dal fatto che si parla, si sta insieme, ci si confronta, un valore prezioso nel percorso adottivo”.
Del resto la storia adottiva di Marzia e Francesco viene da lontano. “È iniziata nel 2007, è stata ‘condita’ da molti avvenimenti, non tutti, purtroppo, felici, a partire dal percorso in adozione nazionale che non ha mai avuto un riscontro – dicono. Possiamo dire di conoscere benissimo i sentimenti che attraversano le coppie in attesa di adottare, avendoli sperimentati, ma sentiamo di dover testimoniare quello che ci è accaduto, perché la speranza – non il diritto – di essere genitori non può non sposarsi con il diritto dei bimbi ad avere una famiglia”.
Un’esperienza di adozione internazionale non conclusa in Colombia, dovuta a situazioni contingenti nel Paese e a imprevisti rari ma che possono accadere durante l’iter, non ha frenato la coppia rispetto alla capacità genitoriale.
“Paradossalmente, l’impossibilità di portare a termine l’adozione – aggiunge Marzia – ci ha messo di fronte a quello che veramente siamo noi genitori adottivi: speranza e risorsa per donare ai bambini il diritto a essere figli. Questa nuova visione, che quindi non era più solo quella di diventare genitori, ci ha spinto a non mollare e a rimetterci in gioco, per loro”.
E così al momento giusto è arrivata Sara Ning.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it.
Ai.Bi. organizza periodicamente anche dei corsi pensati per dare alle coppie che si avvicinano per la prima volta al mondo dell’adozione, dando loro le nozioni base sulla normativa di riferimento, le procedure da espletare, la presentazione della domanda di idoneità, ecc. A questo link si possono trovare tutte le informazioni relative al prossimo corso online “Primi passi nel mondo dell’Adozione Internazionale”. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati