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Adozione internazionale. Ottenere l’idoneità per poi… non farsene nulla

Il caso nel Veneto. A una coppia di cinquantenni idoneità per un bimbo da zero a sei anni

tribunale minorenniOttenere l’idoneità (da molti agognata) per l’adozione internazionale e poi… non farsene nulla. La storia, arrivata all’attenzione delle operatrici di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, è quella di una coppia del Veneto (50 anni lui, 48 lei) che ha ricevuto un decreto da parte del Tribunale dei Minorenni di Venezia per adottare un bimbo dagli zero ai sei anni di età.

Eppure, per i due, c’è poco da festeggiare. I limiti anagrafici indicati nel decreto vincolato (una vera e propria piaga che limita le speranze di moltissimi bambini) sono infatti veramente troppo bassi per essere realistici. Ma non sembra esserci una via d’uscita. I due sono infatti già stati informati dal giudice che non alzerà l’età massima del minore adottabile, e che se anche lo facesse (fino a un massimo di sette anni…) dovrebbero aspettare otto o nove mesi per un nuovo decreto…

E a poco è servito, alla coppia, dare la propria disponibilità a stare all’estero per un buon lasso di tempo o a farsi carico di situazioni sanitarie difficili. A poco è servito, insomma, essere consapevoli della realtà dell’adozione internazionale. Perché, con quel decreto, è veramente difficile, anzi, impossibile, che si giunga a concludere un iter adottivo.

Ma è possibile che l’adozione internazionale si sia ridotta a questo? A ottenere l’agognata idoneità per poi non potersene fare nulla?