Adozione Internazionale. Proposta di legge Santagelo (5 stelle): “CAI al MAE e nuovi requisiti per gli enti autorizzati: la trasparenza innanzitutto”

Tra le novità: domanda adozione in via telematica, decreto idoneità entro 30 giorni, acquisizione immediata cittadinanza, funzionario addetto all’adozione presso le ambasciate italiane. 

 Il 15 ottobre 2020 è stato presentata in Parlamento, dal Senatore Santangelo del M5S, una proposta di modifica della legge sulle adozioni: il disegno di legge AS n.1979 dal titolo “Modifiche alla Legge 184/1983 in materia di adozione dei minori e di riconoscimento delle origini biologiche”, è dunque in attesa di assegnazione alle commissioni per l’esame ed eventuale approvazione.

Il Senatore ha spiegato il progetto dichiarando: “Sono orgoglioso di essere il primo firmatario di questa proposta di riforma organica. Il tema delle adozioni rappresenta un argomento molto complesso e delicato, prima di tutto per l’importanza degli interessi primari in gioco, ma anche per il ruolo fondamentale svolto dalle autorità e da tutte le formazioni sociali coinvolte. L’obiettivo primario del mio disegno di legge è quello di avviare un dibattito in tema di adozioni che dovrà essere il più possibile condiviso e partecipato, al fine di giungere a una legge al passo con i tempi in grado di porre in primo piano l’interesse e il diritto del minore ad una famiglia

Si tratta di un progetto che mira a perseguire diversi obiettivi, e tra questi alcuni di quelli che Ai.Bi. promuove da tempo, come la semplificazione delle procedure adottive e l’acquisizione immediata della cittadinanza da parte dei bambini adottati, la regolamentazione dei requisiti degli Enti autorizzati e la trasparenza dei costi, l’inserimento dell’autorità Centrale per le Adozioni (CAI) all’interno del Ministero Affari Esteri e, importante novità, la previsione di un funzionario, presso le ambasciate italiane, addetto all’ adozione internazionale .

Ecco in dettaglio le proposte più interessanti, con aspetti che Ai.Bi. ha da sempre chiesto e sostenuto :

Si chiede che il procedimento venga snellito e agevolato, evitando lungaggini ove possibile:

  • viene finalmente introdotta la possibilità di presentare la domanda di adozione ai fini della pronuncia del decreto di idoneità anche in modalità telematica prevedendo che la modulistica sia resa disponibile da ogni Tribunale per i Minorenni nel proprio sito internet, modalità che agevolerebbe gli adempimenti burocratici;
  • si propone di stabilire un elenco fisso dei documenti che le coppie devono allegare alla domanda di idoneità (attualmente la prassi dei diversi Tribunali non è omogenea);
  • si chiede inoltre che i tribunale per i minorenni, una volta ricevuta la relazione dei servizi, debba emettere il decreto di idoneità entro 30 giorni dal completamento dell’istruttoria (art. 30), termine che al momento non è indicato;

Si chiede trasparenza da parte degli Enti Autorizzati 

e si prevede, tra l’altro:

  • che rispettino l’obbligo di certificazione annuale del bilancio da parte di un revisore dei conti ai sensi della legislazione vigente;
  • che adottino criteri di trasparenza nell’accesso alle informazioni contabili e procedurali della pratica adottiva;
  • che garantiscano liste di attesa consultabili, chiare e aggiornate ogni quindici giorni, al fine di indicare, nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, anche la data del conferimento del mandato per ciascun soggetto in lista di attesa e gli abbinamenti effettuati;
  • che la CAI realizzi sugli Enti un controllo effettivo annuale anziché “a campione” ogni due anni, come attualmente previsto.

La CAI inserita e operativa all’interno del Ministero per gli Affari Esteri

Si richiede che la Commissione per le Adozioni Internazionali sia inserita e operi nell’ambito del Ministero degli Affari Esteri per favorire lo svolgimento delle funzioni dei compiti degli Enti nei Paesi di origine, con alcune modifiche nella sua composizione: da sempre Ai.Bi. sostiene che una specializzazione delle rappresentanze italiane all’estero nell’adozione internazionale e il mantenimento dei rapporti diplomatici con le autorità dei Paesi di origine a livello del Ministero agevolerebbe l’adozione nell’ottica di uno snellimento e  maggiore garanzia delle procedure, specie nei Paesi che non hanno ancora ratificato la Convenzione dell’Aja del 1993.

Inoltre presso ogni ufficio delle rappresentanze italiane nei Paesi aderenti alla Convenzione, ovvero che abbiano stipulato accordi bilaterali con l’Italia in materia di adozioni internazionali, può essere designato, un funzionario quale referente per le attività di adozione internazionale che collabori con gli enti autorizzati e che svolga  attività proprie della CAI per le quali abbia ricevuto specifica delega.

Acquisto automatico della cittadinanza per il bambino adottato

 Si prevede infine, tra gli effetti immediati dell’adozione, l’acquisto automatico della cittadinanza italiana da parte del bambino adottato (naturalmente quando gli adottanti siano cittadini italiani) : questo eviterebbe il  passaggio, ora presente, dal Tribunale per i minorenni che effettua in sostanza un “doppio controllo” sulla regolarità delle procedure di adozione all’estero visto che già la Commissione per le adozioni internazionali attesta il rispetto delle norme previste e dei requisiti di legge.

L’auspicio è che la proposta sia calendarizzata al più presto e che l’emergenza sanitaria in corso non permetta di dimenticare l’adozione internazionale e i bambini che attendono  una famiglia.