Adozione Internazionale. Perché si può scegliere un solo Paese di destinazione?

Sempre più aspiranti genitori si chiedono perché non sia possibile avviare più percorsi contemporaneamente. Ecco che cosa prevede la attuale normativa, che potrebbe essere modificata

Gentile Ai.Bi.,
abbiamo iniziato il percorso che ci porterà ad accogliere nostro figlio attraverso l’adozione; stiamo man mano comprendendo le analogie e le diversità che contraddistinguono l’adozione nazionale e l’adozione internazionale. Ci ha colpito molto il fatto che la nostra disponibilità sul territorio italiano possa essere estesa in tutti i tribunali per i minorenni, mentre per l’adozione internazionale possa essere data solo per un Paese. Quali sono le ragioni di tale limitazione?
Grazie per l’attenzione.
Grazia e Riccardo

Gentili Grazie a Riccardo,
la vostra domane è più che legittima e rappresenta un dubbio condiviso da molte coppie (e presto anche single) che intraprendono il percorso dell’adozione internazionale. Spesso, durante gli incontri informativi organizzati nei nostri centri, ci viene posta la stessa riflessione: perché non è possibile depositare la domanda per più Paesi contemporaneamente?
Effettivamente, come sottolineate voi, nel caso dell’adozione nazionale la disponibilità può essere presentata a più tribunali per i minorenni, estendendo quindi il proprio raggio di possibilità. Per l’adozione internazionale, invece, il percorso è più vincolato, poiché la disponibilità può essere inizialmente presentata per un solo Paese d’origine.
Questo limite ha una ragione precisa: l’obiettivo è quello di garantire che il progetto adottivo sia costruito in modo mirato e approfondito, tenendo conto delle specificità del Paese scelto (requisiti, età dei minori, tempi di attesa, procedure giuridiche, etc.). Ogni Stato, infatti, ha normative proprie in materia di adozione internazionale, e una preparazione personalizzata rappresenta un requisito fondamentale per la tutela dei minori e delle famiglie adottive.

La possibilità di un secondo Paese

Tuttavia, esiste una possibilità di estendere la disponibilità anche a un secondo Paese, ma solo in presenza di circostanze eccezionali. Come previsto dalle Linee guida della Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) del 2023, punto 3.8, ciò può avvenire “qualora sopravvengano elementi di criticità tali da poter gravemente pregiudicare le aspettative degli aspiranti genitori in attesa”.
Ad esempio, si pensi a situazioni estreme come l’interruzione delle adozioni in Cina durante il periodo del Covid-19 o il blocco delle procedure nella Federazione Russa e in Ucraina a causa del conflitto. In questi casi, gli enti autorizzati possono presentare un’istanza alla CAI per cambiare Paese, ma con una condizione fondamentale: la coppia dovrà impegnarsi formalmente a proseguire esclusivamente con il primo Paese che proporrà un abbinamento con un minore.
In tutti gli altri casi, rimane, per ora, vietato presentare contemporaneamente disponibilità in più Paesi.
Comprendiamo che questa limitazione possa sembrare vincolante o persino scoraggiante, soprattutto se paragonata alla situazione della adozione nazionale.
Speriamo che presto sia consentito, anche per l’adozione internazionale, alle coppie che lo desiderano, presentare quanto meno un’altra domanda in un Paese differente, per esempio di uno stesso continente (Sudamerica, Africa…), in modo da poter utilizzare il medesimo dossier di documenti (lingua spagnola, francese, inglese…).
Questa “elasticità” potrebbe favorire il superamento di eventuali criticità sorte nel paese di origine senza dover aspettare tempi lunghissimi ed essere costretti a ricominciare da capo in un altro Paese (con l’aggravio di ulteriori spese), oltre a offrire alle coppie una doppia possibilità di adozione.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chiunque, coppie e single, sia interessato ad avere maggiori informazioni sull’Adozione Internazionale o a intraprendere l’iter adottivo può partecipare ai tanti webinar e corsi organizzati da Ai.Bi. Amici dei Bambini. Per informazioni, contattate l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it.

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